Sono un fenomeno paranormale.

Leonardo Samarelli

Totti, fenomeno paranormale, Juventus una macchina perfetta.

Nella 34esima giornata di Serie A, il protagonista indiscusso è Francesco Totti.

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Mesi di sofferenza per il capitano giallorosso: poco spazio, un rinnovo contrattuale che non arriva (e non arriverà), un rapporto tempestoso con l’allenatore Luciano Spalletti, ingrigiscono il simbolo della Roma, che aveva sempre portato gioia e luce alla sua squadra.

Settimana scorsa, il ritorno al gol per il pareggio contro l’Atalanta, non bastano a convincere dirigenza e tecnico che anzi viene quasi alle mani con Totti nel post-partita.

Tuttavia nel calcio, come nella vita, esiste una sorta di giustizia, che rimette le cose al suo posto, dove meritano di stare. Totti, la sua giustizia, la sua rivincita, se la prende all’86’, quando entra in campo nel match contro il Torino, sul risultato di 1-2 per gli ospiti.

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Dopo venti secondi dal suo ingresso in campo, sigla la rete del 2-2 in spaccata (simile al gol del derby del 2-2 dell’anno scorso), facendo impazzire tutto lo stadio.

Ma il capitano giallorosso, non è ancora sazio, e al minuto 89, trasforma il calcio di rigore concesso alla Roma per il 3-2 finale, regalando tre punti fondamentali alla sua squadra.

Una bella favola che Totti si è guadagnato; è il suo regalo d’addio al popolo giallorosso.

Totti gol Derby gen 2015

L’Inter, non riesce a stare al passo della Roma, e inciampa a Marassi contro il Genoa per 1-0. Buona prova dei neroazzurri che pagano la poca concretezza sotto porta.

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La zona Champions ora è a sette punti, troppi da riprendere in quattro giornate.

Non va meglio al Milan, che dopo l’ottimo esordio di Brocchi della giornata precedente, pareggia 0-0 contro il Carpi, che guadagna un punto d’oro per la salvezza.

In cima alla classifica, show del Napoli che ne fa ben 6 al malcapitato Bologna, uomo partita Dries Mertens, con una tripletta e un assist.

Lunedì ore 15, big match all’Olimpico contro la Roma.

La Juventus, quest’anno è illegale, e vince ancora 3-0 contro una buona Lazio.

Dopo Mandzukic, segue la doppietta di Dybala; così arriva la 23esima vittoria in 24 partite, 70 punti su 72 disponibili, numeri da capogiro.

Lode al Napoli, ma con questi numeri lo scudetto se lo merita la Juve.

La Fiorentina, o quel che ne è rimasto, perde 2-1 contro l’Udinese, 1-0 dell’Empoli sull’Hellas, mentre il Sassuolo non và oltre lo 0-0 contro la Samp, sbagliando un calcio di rigore a tempo scaduto con Berardi.

Tanti applausi per il Chievo, che travolge il Frosinone per 5-1, agganciando la Lazio all’ottavo posto in classifica.

Stagione da applausi per gli uomini di Maran, che ora come obiettivo hanno il record di punti fatto nella stagione 2002-2003, quando la società clivense arrivò a quota 56.

Chiudiamo con il pareggio importante ottenuto dal Palermo per 2-2 contro l’Atalanta, in un match giocato a porte chiusi per gli incidenti avvenuti durante la sfida con la Lazio.

La salvezza rimane a un punto, in una lotta per non retrocedere mai così aperta come quest’anno.

Questa giornata però resterà nella memoria solo per le gesta di Francesco Totti. Chi non ha sognato una rivincita così? Ora sappiamo che qualche volte capita e tanto vale sperarci.

 

 

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