I Feltron Report: scusa, posso raccontarti la storia della mia vita?

Feltron Report

Marco Giannini

Un debutto più azzeccato per questa rubrica non potrebbe esserci: cade proprio in questi giorni il periodo dell’anno in cui un guru mondiale del data design – il newyorchese Nicholas Feltron – ci concede una sbirciata alla sua vita rappresentata attraverso dati raccolti quotidianamente, intere tavole di grafici e numeri che raccontano correlazioni tra cibo, attività sportiva, peso corporeo, ore di tv, posizionamento monitorato col GPS e molto altro; il tutto con una cura specifica alla “esperienza dell’utente” (user’s experience, cioè noi e la nostra attenzione), campo in cui il signor Felton indubbiamente eccelle, tanto da essersi guadagnato negli anni special mentions su New York Times, Wall Street Journal, Wired e Good Magazine.

Dopo 10 anni di Feltron Report (sono tutti raccolti qui) qual è l’insegnamento che possiamo trarre da un simile lavoro?

Giornalisticamente parlando, nessuno. La notizia non c’è, anzi, il nostro lead designer conduce una vita piuttosto monotona da quando ha iniziato a (far) parlare di sé: non commette reati, non divorzia, non si ubriaca, non parte con l’esercito statunitense per andare in luoghi esotici a conoscere gente misteriosa…
Semplicemente misura la sua monotona quotidianità, con strumenti analogici come un Jawbone da polso, la analizza e ridispone secondo schemi logici di grande sintesi, infine la rivende sotto forma di poster, a 30$ per edizione.

Dal punto di vista del design, Nicolas ha posto le basi del moderno data visualization, soprattutto nella maniacale raccolta di dati personali e interpersonali e nell’analisi attraverso schemi grafici.
Ha compiuto un passo importante, già nei primi rapporti, in direzione della rappresentazione di un senso ricavato da quelle analisi, cioè, paragonando e confrontando, ha trovato (forse) un senso per questi monotoni dieci anni.
Con un’instancabile vena creativa ha saputo ricostruire catene complesse di eventi – prescindendo come detto dal loro significato – e li ha correlati per temi.
Notevole è sopra ogni altra cosa la varietà che ha impresso nei vari Reports, che mescolano incessantemente i giorni le ore i minuti della sua vita e il lavoro che ha svolto per raccontarla, in una parossistica prosopopea di metalinguaggio grafico.

Memorabile, ad esempio, l’edizione del 2009 (di cui sotto vedete un paio di tavole), in cui l’autore racconta ogni minuto passato con tutte le persone che ha incontrato: quando, dove, con quale frequenza, mangiando cosa…

Parafrasando Oscar Wilde, si può dire che a tutto ci si abitua tranne che all’inutilità. Nel caso del Feltron report, l’autore ci ha insegnato che questo è senz’altro vero.

Feltron ha annunciato che l’edizione 2015 sarà il suo ultimo report.

Feltron Annual Report

 

Annual Report Nicholas Feltron

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *