È tutto un derby.

Paolo Samarelli

Gol Totti derby

Vigilia di Roma-Lazio, Serie A.
Appena insediato in campidoglio il commissario Tronca (ex prefetto di Milano, nato a Palermo), il prefetto di Roma Gabrielli (di Viareggio, tante medaglie ma a Roma quello della divisione delle curve all’Olimpico) coordina il comune per il Giubileo. Marino out. E pace per chi lo ha votato. Si parla di Dream Team come il non dimenticato squadrone di Basket Usa. Corvi in vaticano e prefetti al comando assieme a funzionari del Min. interno e forse ex magistrati.
A linea notte (Tg3) ce lo ha ricordato Sallusti: “la sinistra sarebbe scesa in piazza 20 anni fa”. Tutti d’accordo in sala. Mov. 5 stelle in pool position, gli altri arrancano ma se Alfio Marchini è in lizza, non si comprende ancora dove e come, il derby lo vince la Roma (lo zio Alvaro ne è stato presidente negli anni settanta).
Oggi (6 novembre) Grillo dice che nella capitale se vincono i 5 stelle licenzieranno molto, il comune va rifondato: “ci saranno scioperi”. Spending review (rivisione della spesa sembra meno efficace infatti non la fa nessuno). E Roma è sepolta da decenni dagli scioperi.

Nella foto sopra il disegno di Paolo Samarelli del gol di Francesco Totti nel derby dell’anno scorso, apparso su Repubblica.

Marianna Madia

Associazione libera.
Marianna Madia, ministro/a della P.A. dice che bisogna poter licenziare i dipendenti pubblici che falsificano le presenze. Parte un sondaggio su Rep.it il 3 novembre Con varie opzioni di risposta. Oggi (6 novembre) ore 10:07, 29.714 votanti: il 66% per il licenziamento secco, il 26% solo se recidivi. Trovato (con difficoltà) sul sito il sondaggio a soli tre giorni di distanza ma la partecipazione è notevole, anonima e giustizialista.
Poi ci lamentiamo di Renzi e dei suoi prefetti. In piazza non scende nessuno. Forse potrebbero i tifosi di Roma e Lazio per via della divisione nei settori di curva. Ognuno stia al suo posto assegnato e non ti muovere. Infatti pare che allo stadio non ci metteranno piede.

Guarda qui il filmato su Marianna Madia

Pier Paolo Pasolini

Salto temporale
Pasolini, Pier Paolo. Nato 1922, assassinato 1975, commemorato (da stampa, tv, web, nelle galassie vicine) a 40 anni dalla morte il 2 novembre 2016.
Scrittore, Poeta, Regista, Giornalista, Calciatore e tutto il resto che si sappia o meno.
Qualcuno dice che è commemorazione da sessantenni, che nessuno ha letto o visto niente tra i trentenni attuali. A Gabriele Muccino non piace (“regista amatoriale” ma salva il resto).
Si legge di tutto e ovunque, pro, contro, un simbolo, ucciso per le sue idee, anzi no. Considerazioni mie: Pasolini avrebbe oggi 94 anni e avrebbe potuto aggiornarsi se non fosse morto (una colpa). Eugenio Scalfari è del 1924, L’ex Presidente Napolitano è del 1925. Siamo lì e solo per citare due famosi e influenti contemporanei. Si è fermato nel 1975 e non avrebbe voluto a occhio e anche a quel che diceva. Come Cassandra non ascoltato, “sentiva” il futuro. Contraddizioni e sempre contro. “Politicamente scorretto” si dice oggi. Mi basta però vedere un video di pochi minuti nel quale PPP spiegava a Ninetto Davoli, incantato, la differenza tra proletariato e sottoproletariato e mi chiedo chi ora spiega una cosa del genere. Cosa sono i profughi, le periferie (interland?) un tempo borgate, almeno a Roma. E mi domando cosa si dice oggi delle periferie, cosa dice Salvini (uno per tutti). Mi fermo qui non prima di aver notato su un sito di informazione la notizia accanto: “Megan a 14 anni anoressica oggi è guarita”. E giù foto di comparazione tra Megan prima e dopo, ora una bella donna con qualche chilo in più. Il tempo. Tutto sta da che parte lo vediamo forse.
Perché poi stessa celebrazione di anniversario dedicata a Pasolini non sia stata riservata a Italo Calvino o ad Alberto Moravia, sempre per dirne un paio, mi sfugge o c’è qualcosa di più con PPP.

In testa alla pagina Wikipedia, se cercate PPP, leggerete:
“La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi.”
(Pier Paolo Pasolini)

Guarda qui il filmato su Pier Paolo Pasolini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *