Cop21, la sfida che non si può perdere.

Cop21Paris

Alessandro Troisi

Il 29 novembre sarà un’importante giornata di mobilitazione internazionale. In contemporanea, migliaia di cittadini e cittadine si uniranno in una marcia globale per il clima nelle principali città di tutto il mondo, per far sentire la propria voce contro gli effetti dei cambiamenti climatici e per un radicale revisione del modello economico, energetico e di sviluppo.

Il 30 novembre si aprirà infatti a Parigi la Cop21, la conferenza delle Nazioni Unite sul Clima, un appuntamento fondamentale per il futuro del Pianeta. La conferenza di Parigi pone al centro l’esigenza di un’agenda politica comune fondata sulle parole d’ordine che uniscono la mappa puntiforme costituita dalle lotte ambientali. Il summit si chiuderà quindi l’11 dicembre.

La manifestazione italiana si terrà a Roma, in Piazza Farnese durante l’intero arco della giornata, con una marcia e un concerto finale ai Fori imperiali con personaggi dello spettacolo impegnati nella causa. Maggiori informazioni qui.

Palazzo Farnese, in Piazza Farnese, è sede storica dell’Ambasciata di Francia in Italia e Parigi è appena stata devastata dall’attentato del Daesh (di cui abbiamo già parlato qui) e lo Stade de France, uno degli obiettivi colpiti, sarà una delle sedi della Conferenza. Fino ad oggi tutto è confermato dalle autorità così come è confermata la manifestazione romana che avrà certamente anche un significato simbolico di solidarietà.

Sulla Cop21 è intervenuta ad un incontro con le associazioni (tra queste Coalizione Italiana Clima) a Montecitorio la Presidente della Camera Laura Boldrini (che recentemente ha pubblicato il tweet che vedete qui sotto), un giorno prima dell’attacco alla capitale francese sostenendo che questa è ormai “Una sfida che non si può perdere”.

Laura-Boldrini-twitter

Laura Boldrini aggiunge in un’intervista a Repubblica: “Vogliamo continuare a consumare il suolo, cementificare, trivellare, vogliamo intossicarci con cattivi cibi, ammalarci per l’aria che respiriamo, condannare il pianeta al degrado e le future generazioni a vivere in un ambiente ostile”?

La Presidente cita il New York Times che qualche giorno fa titolava: “La Groenlandia si sta sciogliendo” e sottolinea che la temperatura del pianeta non può aumentare oltre i due gradi centigradi. Altrimenti i fenomeni saranno irreversibili anche sul fronte dell’immigrazione.

Sulla questione ambientale si è espresso anche Papa Francesco nella sua Enciclica Laudato Sì evocandone l’impatto ormai devastante nel mondo.

Eco-rifugiati

Ancora la Presidente Boldrini afferma che entro il 2020 ci saranno 100 milioni di poveri in più anche a causa delle questioni climatiche. Diventeranno eco-rifugiati in fuga da terre ormai inospitali. Il problema delle centrali energetiche a carbone fossile e delle emissioni di gas serra è stato affrontato poi nel dibattito da Stella Biondi, deputato Pd e presidente intergruppo parlamentare Globe: ”Le centrali a carbone sono 350 in Europa e ancora 13 in Italia”.

L’appello della Coalizione Clima Italiana al summit Onu

La Coalizione Italiana Clima chiede che dalla COP21 di Parigi scaturisca un accordo equo, legalmente vincolante, che consenta di limitare il riscaldamento globale legato alle attività umane ben al di sotto di 2°C (possibilmente 1,5°C) accelerando la transizione verso la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile.

L’accordo di Parigi sia un impegno per il mondo per agire in fretta ancorandosi alle indicazioni della comunità scientifica per iniziare il rapido declino delle emissioni di gas serra, a cominciare dalla Co2.
L’accordo deve essere equo cioè legato alle capacità e alle circostanze nazionali.

A Parigi si dovrà sancire il principio dell’equità intergenerazionale secondo il quale il pianeta deve essere consegnato alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui lo abbiamo ereditato.

Tema sicurezza

Tutto questo s’incrocia ormai inevitabilmente al tema sicurezza. La Climate March del 29 novembre sarà transnazionale e si terrà anche a Parigi come in altre città del mondo. La sicurezza secondo le organizzazioni sarà garantitita e assicurata con misure rafforzate sia nelle marcie del 29 che a Parigi nelle giornate del summit.

Sarà meglio tenere d’occhio gli sviluppi sui siti che abbiamo riportato. La parola pace sembra aver perso peso negli ultimi giorni.

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