Un the, un fagottino con i cachi e si può resistere all’atomica.

Ricetta con cachi

Anna Veneruso

Italia sì Italia no, se famo du spaghi. 
Italia sob Italia prot, la terra dei cachi.
(Elio e le storie tese – La terra dei cachi)

La terra dei cachi è l’Asia. Il diospyros kaki, ovvero cibo degli dei, è un maestoso albero da frutto originario della Cina e diffuso in tutto l’estremo Oriente. Porta con sé la mitologia di essere la pianta delle sette virtù per la sua lunga vita, la sua ombra maestosa, i suoi colori decisi e poi la resistenza ai parassiti, il legno abbondante, il riparo per gli uccelli, l’abbondante fogliame. In Giappone è chiamato anche albero della pace, simbolo di rinascita e rinnovamento,perché alcuni esemplari riuscirono a sopravvivere alla bomba atomica sganciata su Nagasaki nel 1945. La “mela d’Oriente” è un frutto dalla polpa dolce e morbida, spicca tra gli agrumi che invadono i mercati nella stagione fredda per il suo colore intenso che pare aver catturato gli ultimi raggi di sole dell’estate. In Italia arriva solo agli inizi del 900, ma un secolo è poco per creare una consuetudine: anche se molto diffusi, i cachi hanno l’allure dei frutti esotici, distanti dalla nostra tradizione culinaria. Eppure il sapore delicato li rende assai versatili come ingredienti per la piccola pasticceria casalinga, confetture, crostate, o fagottini ripieni, come quelli che ho preparato per accompagnare un the pomeridiano.

La preparazione
Ho usato la varietà dei cachi mela che sono sodi e croccanti e si avvicinano al gusto e alla consistenza di frutti più nostrani. Ho tagliato a cubetti molto piccoli la polpa di due cachi e l’ho mescolata con due cucchiai di zucchero di canna, due cucchiai di marmellata di arance e un pugno di noci tritate grossolanamente. Ho quindi preparato una pasta morbida usando 300 grammi di farina 00, cinque/sei cucchiai di olio evo e acqua tiepida in modo da formare un impasto liscio che ho steso ad uno spessore di pochi millimetri. Ho tagliato dei rettangoli non troppo grandi sui quali ho messo un po’ di ripieno ed ho arrotolato per formare dei fagottini. Dopo averli cosparsi di zucchero di canna, li ho cotti in forno a 200 fino a doratura e, prima di servirli con una tazza di the, li ho spolverizzati con zucchero al velo.

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