Una webcam per il falco pescatore.

di Alessandro Troisi

Il falco pescatore è tornato a nidificare in Toscana. Tre coppie sono ormai presenti tra il fiume Ombrone nel Parco della Maremma e il Padule Diaccia Botrona a Castiglione della Pescaia. Da gennaio 2016, grazie ad un’incredibile webcam, sarà per tutti visibile, online, uno dei nidi dei falchi maremmani.

Falco pescatore, un disegno di Alessandro Troisi

Falco pescatore, disegno di Alessandro Troisi

Il nido in Maremma

Il falco pescatore è un rapace specializzato nella cattura di pesci, che pesca tuffandosi nell’acqua, ed è quindi legato ad ambienti umidi come fiumi, laghi e mari. Nel 2011, ad Alberese, in provincia di Grosseto, nel fiume Ombrone dentro il Parco Regionale della Maremma, la prima coppia di falco pescatore (Pandion haliaetus) ha scelto di costruire qui il suo nido. Da allora ci torna ogni anno. È il risultato del progetto di reintroduzione avviato nel 2002 dal Parco della Maremma assieme alla Riserva Marina di Scandola, in Corsica, grazie a fondi europei ed italiani.

Tra il 2006 e il 2011 sono stati trasferiti nel Parco della Maremma, presso il centro di involo di Bocca d’Ombrone, in totale 33 giovani falchi pescatori. «Erano alloggiati in una grande voliera dove venivano alimentati artificialmente e, una volta raggiunte le 8-9 settimane di vita, ormai in grado di volare, venivano liberati», ricorda Giampiero Sammuri, ideatore del progetto e Presidente in quegli anni del Parco della Maremma.

Nido e coppia con due piccoli nati (2011)

Nido e coppia con due piccoli nati (2011)

Il progetto

Nel 2011, per la prima volta dopo 42 anni, un maschio e una femmina di falco pescatore hanno costruito il loro nido in Italia vicino alla foce del fiume Ombrone nel Parco della Maremma. Lui era uno dei falchi prelevati in Corsica e involato in Toscana, riconoscibile dall’anello blu e bianco su una zampa, lei una giovane selvatica proveniente dal nord-europa. Dal loro incontro, quell’anno, sono nati due piccoli. Nel 2014 si è aggiunto nel vicino padule della Diaccia-Botrona dietro Castiglione della Pescaia, un secondo nido e nel 2015 un terzo, con in totale tre coppie nidificanti. Dal 2011 ad oggi sono nati 15 falchi pescatori, sei nell’ultimo anno. «Il progetto sta andando molto bene. Ormai è iniziata la riproduzione naturale e la scorsa estate i falchi hanno fatto da soli aumentando il numero dei nati e le coppie maremmane», commenta Andrea Sforzi, responsabile scientifico del progetto e direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma.

«Il progetto oggi consiste nella tutela dei nidi e nel monitoraggio degli animali: ogni anno li dotiamo di un anellino per il riconoscimento a distanza e di una piccola radio satellitare con gps di ultima generazione. È leggerissima, solo 30 grammi, non dà alcun fastidio agli uccelli, ma è importante perché ci consente di seguirli e studiarli nelle loro migrazioni e spostamenti» ci spiega l’ornitologo e ricercatore Flavio Monti.

Falco pescatore in tuffo-disegno di Alessandro Troisi

Il tuffo, disegno di Alessandro Troisi

La tecnologia Gps

Grazie ai gps, si è saputo per esempio che un giovane involato nel 2011 dal nido di Alberese è arrivato fino in Gambia, dove è stato trovato morto. Aveva percorso ben 4.300 km nel suo primo volo migratorio. Un giovane nato nel 2014 ha passato l’inverno in Sicilia e degli ultimi sei nati nel 2015, uno è in Campania, nel fiume Sele, due hanno sorvolato il mare e sono arrivati in Africa, due sono in Maremma nei pressi dei nidi e purtroppo due sono morti. Lo studio di questi movimenti è molto interessante, si tratta di una ricerca unica sulla popolazione di falco pescatore nel Mediterraneo. Si è scoperto che possono muoversi su distanze molto grandi, mesi fa un giovane nella stessa giornata è stato capace di percorrere ben 700 km, tornando al suo nido alla fine di un incredibile viaggio in Corsica passando per l’isola d’Elba.

La webcam sul nido

 

Da gennaio 2016 finalmente sarà possibile seguire online le coppie di falchi pescatori nel nido, vedere la schiusa delle uova e la nascita dei piccoli grazie ad una potente telecamera, una webcam, allestita sopra il nido dei falchi. Un’occasione unica per i ricercatori ma anche per gli appassionati di questo incredibile ritorno. Vi terremo aggiornati con il link del sito online a brevissimo e vi lasciamo con una foto in anteprima della webcam sul nido…

Anteprima webcam sul nido del falco pescatore

Anteprima webcam sul nido del falco pescatore

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