Leonardo Samarelli
Napoli campione d’inverno, La Juve non si ferma più, favola Empoli
Si è concluso con la 19esima giornata il girone di andata; alla fine campione d’inverno è stato il Napoli, che approfitta del passo falso dell’Inter per balzare in testa alla classifica a quota 41 punti.
È stato un turno anomalo: ben otto le vittorie in trasferta, con un solo pareggio e una vittoria casalinga.
Lotta scudetto-Champions
Partiamo dall’Inter. Nella partita delle 12,30, i neroazzurri ospitano a San Siro il Sassuolo, in un ottimo momento di forma.
La squadra di Mancini gioca bene, crea tanto, ma spreca troppo. Ljajic, sbaglia due gol facili nel primo quarto d’ora, ma è il migliore dei suoi, e a negargli la gioia della rete ci penserà Consigli (migliore in campo), in almeno due occasioni.
Il Sassuolo è una squadra ostica, molta brava ad aspettare per poi ripartire in contropiede. Al 95esimo del secondo tempo arriva la beffa: Miranda stende Defrel in area, calcio di rigore che Berardi non può sbagliare.
La squadra di Di Francesco si conferma ammazza grandi e rimane in piena zona Europa.
Per l’Inter è la seconda sconfitta consecutiva in casa, che gli costa la testa della classifica.
Come detto sopra, Il Napoli chiude il girone d’andata primo in classifica, l’ultimo volta 26 anni fa, quando i partenopei di Maradona vinsero lo scudetto.
Il primo posto è frutto della continuità nei risultati e del bel gioco espresso, sicuramente il migliore in Italia.
Al Matusa di Frosinone, la squadra di Sarri, vince 5-1; doppietta neanche a dirlo del ‘’pipita’’ Higuain, 18 reti in 19 partite, al momento è il migliore marcatore in Europa. E in Italia L’argentino punta al record storico di Nordahl, 35 i gol dello svedese nel 1949-50 con la maglia del Milan.
La Juventus non molla un centimetro, batte per 1-2 fuori casa la Sampdoria e aggancia l’Inter al secondo posto in classifica. Ora le vittorie consecutive sono nove.
A sbloccare la partita ci pensa Paul Pogba al 15esimo del primo tempo, la Samp reagisce, costringendo la Juve ad abbassare il suo baricentro, ma non è facile penetrare la difesa bianconera.
A inizio ripresa il gol decisivo: Dybala imbecca alla perfezione Khedira che è freddissimo nel concludere a rete 0-2. Gli uomini di Montella continuando ad attaccare ed accorciano le distanze con Cassano, il migliore ancora una volta dei suoi. Montella prima o poi lo metterà dietro Eder e Muriel e sarà un bel vedere.
La squadra di Allegri soffre nei minuti finali ma alla fine porta a casa 3 punti d’oro. Adesso si, che è in piena lotta scudetto.
La Roma delude ancora. All’Olimpico arriva il Milan, è una partita da dentro o fuori per entrambi gli allenatori.
La squadra di Garcia parte forte, e dopo appena sei minuti trova il vantaggio con Rudiger, che colpirà pochi minuti più tardi anche una traversa dopo un miracolo di Donnarumma.
Da quel momento in poi, i giallorossi perdono quella carica iniziale e il Milan comincia a giocare e creare qualcosa, fino ad inizio secondo tempo, quando Kucka, di testa trova l’1-1.
La Roma non reagisce, anzi subisce ancora le scorribande degli avversari che sfiorano il gol con Bacca (traversa) ed ancora con Kucka.
Un secondo tempo imbarazzante per gli uomini di Garcia, che forse non meritavano neanche il pareggio.
Garcia adesso rischia tanto, il nome di Spalletti ( Sabatini domenica sera avrebbe cenato con l’allenatore a Perugia) si fa sempre più insistente (ultim’ora, Spalletti sarebbe in volo per Miami per parlare con Pallotta), mentre per adesso, Mihajlovic è ancora salvo (sarà vera l’indiscrezione sul colloquio Berlusconi-Lippi?).
La Lazio vince un’altra bella trasferta, in casa della Fiorentina. Biglia e Milinkovic-Savic tornano dalla squalifica e la musica cambia.
La squadra di Sousa non riesce ad essere pericolosa, soffre la velocità degli esterni laziali. Proprio da uno di loro, Keita Balde, arriva il vantaggio laziale al 45esimo del primo tempo dopo una bella sponda di Djordjevic.
Nel secondo tempo, La Fiorentina gioca meglio, ma il risultato non cambia; il possesso palla è sterile, i pericoli sono pochi. Sempre nei minuti di recupero, arriva il 2-0 di Milinkovic, che sembra chiudere il match. Un minuto più tardi, tiro da fuori di Roncaglia e papera di Berisha, 1-2. Allo scadere del recupero (6 i minuti assegnati), Felipe Anderson da pochi minuti in campo, siglia l’1- 3 finale su assist perfetto di Candreva.
La Fiorentina finisce l’andata quarta in classifica, mentre la squadra (pazza) di Pioli è in striscia positiva da 3 partite, e forse comincia a vedere la fine del tunnel.
Lotta Europa League e bassa classifica
L’Empoli non si ferma più. Dopo la sconfitta immeritata contro l’Inter, torna subito alla vittoria per 0-1 ai danni del Torino.
La squadra di Ventura è in crisi di risultati, prova a fare la partita, e nel primo tempo ci riesce anche, ma Martinez sbaglia due gol che sono da galera. Nella ripresa ci penserà il solito ‘’Big mac’’ Maccarone a segnare la rete che vale i 3 punti.
La squadra di Giampaolo è settima con 30 punti, a un punto dal Sassuolo, in piena zona Europa League, se continua a giocare così, sognare è lecito.
Anche il Chievo fa il colpaccio e vince al Dall’Ara di Bologna per 0-1, in gol ancora Simone Pepe. Decisivo il rigore sbagliato al primo tempo da Destro.
È del Carpi, l’unica vittoria casalinga della giornata. Dopo l’ottimo pareggio contro la Lazio, la squadra di Castori batte per 2-1 l’Udinese (reti di Pasciuti e Lollo da molti considerati non da categoria), e continua a mantenere vivo il sogno salvezza.
L’Hellas Verona perde ancora, rimane ultimo a 8 punti, senza aver mai vinto una partita. A vincere al Bentegodi per 0-1, è il Palermo di….Sorrentino, viste le vicissitudini accadute nelle ore antecedenti la partita, della sua lite con Ballardini che siede comunque in panchina muto e isolato dalla squadra. “Non ci ha detto una parola né prima né dopo” commenta il portiere. È di Ieri la notizia ufficiale del suo esonero, al suo posto Viviani (il vice) con un allenatore emergente l’argentino Schelotto.
Chiudiamo con la vittoria del Genoa per 0-2 contro l’Atalanta, che dà un po’ di serenità all’ambiente dopo la sconfitta nel derby. In goal Dzemaili (da annullare) e Pavoletti, sempre più uomo-simbolo di questa squadra.
Il primo giro di boa è stato fatto anche da Sentiero Digitale, seguiteci che le sorprese non mancheranno.