Un lombrico per amico.

Alessandro Troisi

È appena uscito il libro “Oreste – una storia per raccontare la natura”, di Riccardo Di Giuseppe con i disegni di Concetta Flore ed Elisabetta Mitrovic (Pandion edizioni). Un prezioso racconto ambientato nell’Oasi WWF di Macchiagrande dove i protagonisti sono il lombrico Oreste, curioso esploratore dai grandi occhi, tanti amici animali che vivono nel suo bosco, e l’unico umano, Riki, che li difende dai bracconieri e dagli attacchi per distruggere il suo habitat. Con un finale magico a sorpresa. Una favola arricchita da schede didattiche di approfondimento sui vari temi naturalisitici ed ambientali, con tanti disegni e illustrazioni descrittive. Con presentazioni di Fulco Pratesi, presidente onorario WWF Italia e Antonio Canu, presidente WWF Oasi.

Riccardo Di Giuseppe

Riccardo Di Giuseppe

Abbiamo chiesto all’autore, responsabile dell’Oasi WWF di Macchiagrande ed educatore ambientale, e alle due illustratrici naturalistiche di raccontarci la nascita del libro di Oreste.

Riccardo, com’è nata l’idea di Oreste, un lombrico, come personaggio principale del libro? E qual è il messaggio principale che volevi trasmettere ai piccoli e grandi lettori di questa storia?

Da oltre 15 anni mi occupo di gestione di aree protette e di conservazione della natura, ma anche di didattica ed educazione ambientale, per me una grande passione. Ogni anno faccio educazione ambientale in classe a molti bambini e ragazzi di istituti di vario ordine e grado, ma anche visite guidate sul campo nelle Oasi WWF del Litorale Romano, di cui ho l’onore di essere il Responsabile. Questo libro nasce per loro – sono i ragazzi che ogni giorno incontro che mi hanno ispirato – ma anche per adulti e insegnanti che vogliono affrontare temi importanti della natura in modo divertente ed entusiasmante. Sono tanti i messaggi, soprattutto per i più piccoli, che si possono estrapolare dal racconto. Prima di tutto il rispetto per ogni forma di vita. Se pensiamo alla scelta del protagonista, un lombrico, un animale quasi sempre disprezzato, che a molte persone può far ribrezzo.

oreste-dis-2Spesso si usa la frase “sei un verme” sempre in modo dispregiativo, riferito a persona spregevole e vile. In realtà il lombrico è un animale straordinario, fondamentale per i cicli della natura; quasi tutti lo hanno visto, ma mai osservato attentamente. Nello stesso tempo nel libro ci sono tanti messaggi sociali: l’amicizia, il rispetto per gli anziani, il coraggio, il rispetto per gli altri; ma soprattutto il rispetto per la diversità e per chi è diverso. Nel libro c’è una frase che dice Oreste: “quanto è bello essere diversi, gli uni dagli altri !ognuno con le proprie qualità, le proprie caratteristiche, la propria storia. La diversità è vita! ” Il “difetto fisico” di Oreste, avere due grandi occhi, sarà un valore aggiunto: proprio questo sua caratteristica lo renderà speciale e quindi non sarà qualcosa da condannare. Il tutto appunto per imparare ad accettare chi è diverso.

I personaggi

I personaggi

Da tanti anni ti occupi di educazione ambientale nelle scuole e nelle Oasi WWF del litorale, Macchiagrande, Vasche di Maccarese e Arrone. Credi che i bambini e ragazzi di oggi, spesso segregati in città e bombardati dalle nuove tecnologie, hanno ridotto o aumentato la capacità e la sensibilità di tornare esploratori, come il piccolo Oreste, e guardare la natura e scoprirne i suoi segreti?

Nel libro ad un certo punto si parla di tecnologia; e il messaggio è chiaro ed è quello di stare in guardia. Oggi soprattutto i più piccoli sono  troppo presi da computer, social network, smartphone e tablet. Devono imparare a fare della tecnologia un proprio strumento e servirsene, non dipendere da essa ed esserne schiavi; dipende da noi se farla diventare una fedele alleata, o una nostra dipendenza. I bambini e i ragazzi di oggi, come del resto gli adulti stanno perdendo la capacità di osservare. Chi non osserva, non può farsi domande e quindi non approfondisce; l’osservazione è alla base della conoscenza. La natura va toccata, annusata, scoperta. Questo libro vuole essere proprio uno strumento che dia la spinta alle persone a riscoprire quell’antico legame che c’è con la natura.

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Concetta Flore ed Elisabetta Mitrovic, illustratrici naturalistiche, si sono occupate dei disegni del libro dividendosi le schede didattiche e la storia di Oreste.

Concetta, tu ti occupi da sempre di illustrare la natura, spesso dal vivo, e trasmettere le tue emozioni ma anche le forme dei soggetti che rappresenti, paesaggi, animali, piante, ambienti… Un lavoro delicato e approfondito che presuppone conoscenza e tecnica ma soprattutto tanto amore per la natura. Sappiamo che il disegno naturalistico raccoglie tanti appassionati e seguaci. Mostre, corsi, progetti, viaggi, libri: ci descrivi la tua esperienza e gli impegni di una moderna illustratrice naturalistica nel 2016?

“Questo è un anno intenso e stimolante. Oltre ai corsi che tengo presso la Riserva del Litorale Romano e con RomaNatura, dove insegno a riconoscere le specie selvatiche del nostro ambiente attraverso il disegno e l’acquerello, illustrerò un manuale naturalistico per il Parco dell’Arcipelago Toscano. Tra poco, inoltre, sono in partenza con un gruppo di colleghi artisti per la Finlandia, in un progetto targato “Ars et Natura” che ci porterà a descrivere in pittura – per una mostra e un libro – la parte settentrionale del Paese. E aiuterò ad organizzare l’evento annuale dell’Aipan, l’Associazione Italiana per l’arte naturalistica, di cui sono consigliera.”

Elisabetta, Educatrice ambientale ma anche disegnatrice appassionata e con tanto impegno nella promozione di questa attività, molto spesso eseguita all’aperto con taccuino e acquerelli. In questo mondo ormai dominato da internet e foto fugaci, il disegno naturalistico rimane uno strumento importante di approfondimento e osservazione della natura, soprattutto da comunicare ai giovani che vogliono divertirsi con pennelli, carta e colori. Stai seguendo vari progetti, nelle scuole e nei parchi, per affinare l’esplorazione e la curiosità della natura attraverso un taccuino e l’osservazione diretta in natura. Raccontaci meglio…

“Come educatrice ho avuto la possibilità di accompagnare tanti bambini e insegnanti in natura, ma nello stesso tempo ho anche viaggiato molto con mio marito e i miei figli in esplorazioni, a volte anche avventurose, in grandi parchi naturali, portandomi sempre dietro il mio taccuino, raccontando con disegni le nostre osservazioni e incontri in natura. Oggi con la cooperativa con la quale lavoro stiamo portando avanti un progetto di promozione territoriale e divulgazione scientifica che passa proprio attraverso il disegno in natura. Il concorso per le scuole Sketch Your Park per il progetto LIFE Go Park. le classi partecipanti sono infatti invitate a riscoprire questa pratica del disegno sul taccuino per raccontare la bellezza dei parchi , riserve e siti natura 2000 del Lazio. Disegnare vuol dire soffermarsi e guardare con attenzione, rallentare e prendere tempo per riflettere, misurare, confrontare. La natura è un luogo dove è bene che i bambini possano stare, recuperando il tempo e rallentando il ritmo frenetico. Disegnare Oreste è stato per me divertente ed ho accolto con entusiasmo la proposta di Riccardo. Io vivo in un bosco e poter raccontare con il disegno tutti quegli animali che ogni giorno io e i miei bambini osserviamo dalla finestra della nostra casa è stato uno spasso! Credo molto in questo progetto educativo ideato da Riccardo e non vedo l’ora di illustrare anche altre storie del mitico Oreste.”

Dalla presentazione di Fulco Pratesi:

“…Dato che esso viene geograficamente definito “Terra”, il personaggio del libro di Riccardo di Giuseppe – valoroso responsabile e guida dell’Oasi WWF di Macchiagrande sul litorale laziale – è un essere che con la terra (nel senso di “suolo”, “terriccio”, “humus” eccetera) ha un intimo e felice rapporto.

Il verme Oreste, un lombrico che, a differenza dei consimili, dispone di grandi e intelligenti occhi, è il protagonista di questa favola che ha per palcoscenico l’ambiente stupendo e composito di Macchiagrande, un territorio protetto che contiene tutti gli ambienti naturali che la costa tirrenica possa offrire: così la foresta sempreverde, la macchia mediterranea, la duna sabbiosa, i prati aridi, le palude e lo stagno sono gli scenari in cui l’avventura dell’intraprendente Oreste si svolge. ….La schiera degli attori e dei personaggi animali che accompagnano Oreste è arricchita e completata da personaggi umani e benevoli, come il ragazzo Riki, che partecipa con Oreste a tante avventure contro i nemici. Che sono tanti: dai bracconieri agli inquinatori che da ogni parte minacciano l’Oasi e i suoi abitanti a due e quattro zampe. Ma sarà proprio Oreste a trovare la soluzione magica… Il racconto, già gradevole e appassionante di suo, è poi l’occasione per parlare dei tanti accorgimenti e meccanismi che, utilizzando i modelli e i processi ecologici della natura, rendono il testo folto di spunti, insegnamenti, consigli e ammonimenti che arricchiscono la storia e appassionano il lettore.”

Fulco Pratesi – Presidente Onorario WWF Italia

La copertina

La copertina

 

ORESTE

UNA STORIA PER CONOSCERE LA NATURA

di Riccardo Di Giuseppe ©

disegni di Concetta Flore ed Elisabetta Mitrovic ©

Copertina di Concetta Flore ©

Introduzioni di Fulco Pratesi e Antonio Canu – WWF

Pandion ed. febbraio 2016

Formato 15 x 21 cm – pagine 86

ISBN: 978-88-89578-32-2 – euro 12,00

Il libro può essere ordinato email a: info@programmanatura.it
e acquistato direttamente, per ora, nei seguenti luoghi:

OASI WWF DI MACCHIAGRANDE, via della Veneziana snc Fregene: se lo prendete qui in Oasi aiutate pure la natura…

LIBRERIA Historia Naturae (http://www.historianaturae.com/) Roma
Il 23 aprile è prevista la prima presentazione del libro nel Comune di Fiumicino e vi daremo presto qui le info e locandina per partecipare.

Potete seguire il libro e Oreste sulla pagina facebook:

https://www.facebook.com/Oreste.libro/?fref=photoL

L’intervista all’autore Riccardo Di Giuseppe su radio popolare:

http://www.radiopopolare.it/podcast/considera-larmadillo-mer-1603/

 

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