La Juventus non è un’opinione.

Leonardo Samarelli

Quinto scudetto per la Juve, squadra nella storia; Leicester a tre punti dalla leggenda.

Adesso c’è anche la matematica. Con tre giornate d’anticipo, la Juventus è campione d’Italia.

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Traguardo storico, se si considera che è il quinto scudetto consecutivo, arrivato dopo un’inizio disastroso; dopo la sconfitta con il Sassuolo alla 10ma di campionato (solo 12 punti), arriva la svolta.

Sfogo dei senatori Buffon ed Evra, parole dure: chiedono umiltà e spirito di sacrificio per una maglia che non si può disonorare, per la storia che porta sulle spalle.

Partita successiva: derby vinto nei minuti di recupero grazie a Juan Cuadrado; da qui, la Juventus farà un cammino eccezionale: 24 vittorie su 25 partite, 1 solo pareggio, 0 sconfitte, 71 punti su 73 disponibili, e solamente tre gol subiti nel girone di ritorno.

Numeri che fanno spavento, che dimostrano come questo scudetto è meritato. Che poi i titoli siano in totale 34 o 32 resta contestato.Nella foto del club il conteggio è a 34. Polemica fissa da cinque anni del resto.

Buffon para il rigore di Kalinic

Buffon para il rigore di Kalinic

La vittoria decisiva domenica sera, contro i rivali della Fiorentina, 1-2 con reti di Mandzukic e Morata. Buffon ancora una volta decisivo, parando un calcio di rigore a Kalinic nei minuti di recupero. A questo punto, bastava una non vittoria del Napoli per assegnare lo scudetto.

Proprio i partenopei, sfidanti contro la Roma, cercavano una vittoria, o almeno un pareggio per tenere distanti proprio i giallorossi, a -5 in classifica.

Dopo un’ottima partita, giocata con molta attenzione e ritmo da parte degli uomini di Sarri, arriva il gol beffa di Nainggolan al 89’, che regala lo scudetto alla Juve, e rimette tutto in ballo per il secondo posto.

Se la lotta primo posto è archiviata, a tre giornate dalla fine, si accende una sfida infuocata per l’accesso diretto alla Champions League.

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Il Napoli, adesso ha soli due punti di vantaggio sulla Roma, che dalla sua ha grande entusiasmo, scontri diretti favorevoli, e un Francesco Totti in più, che ancora una volta, dopo il suo ingresso in campo, ha dato una scossa alla squadra che ha portato al gol vittoria.

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Tiene il passo l’Inter, che vince in rimonta sull’Udinese 3-1, grazie alla doppietta del redivivo Jovetic; peccato che a tre partite dal termine, a -7 dal terzo posto, sia ormai impossibile centrare la Champions.

Piange ancora la Milano rossonera, che perde in casa del retrocesso Hellas Verona 2-1.

Il cambio in panchina, affrettato e azzardato, non sta ripagando, con Brocchi che adesso deve vincere a tutti i costi la Coppa Italia, se vuole restare in sella anche l’anno prossimo.

Sembra svanito anche l’effetto Inzaghi alla Lazio, che spreca tanto sotto porta, e si fa rimontare dalla Samp per 2-1 (tecnicamente gara disastrosa per tutte e due).

Le altre partite della domenica pomeriggio, vedono il ritorno alla vittoria del Bologna (2-0 al Genoa); la bella vittoria in trasferta del Sassuolo sul campo del Toro per 1-3 ( prima rete in Serie A per Trotta); e l’1-0 della Dea Atalanta sul Chievo, che interrompe così la sua striscia positiva.

Lotta salvezza

In chiave salvezza, Il Palermo (Sorrentino, Maresca e Gilardino su tutti) batte fuori casa il Frosinone 0-2, condannandolo quasi alla retrocessione, e rimane in lotta con il Carpi, che grazie ad un altro gol pesantissimo di Kevin Lasagna, batte l’Empoli 1-0. Vittoria molto importante per Castori e i suoi, che tengono i rosanero a tre punti di distanza.

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Premier League.

Il Leicester City (si pronuncia Lestaa), alla prima partita senza Vardy (squalificato), non si fa spaventare, e batte con un sonoro 4-0 lo Swansea di Guidolin e Paloschi.

Ulloa, sostituisce alla grande il bomber dei Foxies, segnando due reti; le altre sono di Albrighton e Mahrez.

L’algerino, è stato premiato come miglior giocatore della Premier. è il primo giocatore africano a vincerlo, a discapito di fenomeni come Drogba e Yaya Toure.

Ma la notizia più importante arriva nel Monday Night, dove Il Tottenham, viene fermato 1-1 dal Wba, allungando il distacco dal Leicester, da 5 a 7 punti.

Il sogno adesso, è alla portata. Già dal prossimo turno la squadra di Claudio Ranieri ha il primo match point per il titolo, contro un avversario ostico come il Man Utd. Bastano tre punti in tre partite.

L’appuntamento è per domenica 1 maggio alle 15, per vedere realizzarsi una delle più belle favole del calcio moderno.

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