Leonardo Samarelli
Ranieri e Totti, due favole che si intrecciano.
Siamo giunti al rush finale del campionato, solo due partite al termine, e sono poche ormai le partite che valgono qualcosa: ancora aperta la lotta per il secondo posto, il sesto posto valevole per l’Europa League, e la zona salvezza.
La Juventus, fresca di scudetto, si impone per 2-0 contro il Carpi; questa sconfitta, inguaia la squadra emiliana, raggiunta al quart’ultimo posto dal Palermo, tornato a vincere davanti ai proprio tifosi, sempre per 2-0, contro la Sampdoria.
Se il campionato finisse adesso, il Carpi sarebbe salvo in virtù degli scontri diretti, ma mancano ancora 2 giornate, ancora 6 punti a disposizione per decidere chi rimarrà nella massima serie.
L’Inter, perde 2-0 all’Olimpico contro la Lazio, ed è matematicamente fuori dalla lotta Champions; mentre per i biancocelesti si apre uno spiraglio per il sesto posto, nonostante la vittoria del Sassuolo per 1-0 contro l’Hellas.
Napoli e Roma, divise solo da due punti, vincono entrambe.
Sicuramente erano i giallorossi ad avere la sfida più complicata, in trasferta contro il Genoa. Ancora una volta, il ‘’vecchietto’’ Totti, entra in campo e trova la rete del 2-2 con un esterno destro prepotente su punizione, il rinnovo del contratto adesso è più vicino.
L’ex dell’incontro, El Sharaawy, chiuderà i conti con il gol del 2-3, permettendo alla Roma di rimanere con il fiato sul collo del Napoli.
Partenopei vittoriosi per 2-1 contro la Dea, doppietta decisiva di Higuain, arrivato a quota 32 in campionato, a -3 dal record di gol in Serie A di Nordahl.
Chiudiamo il punto sulla Serie A con una nota negativa, il Milan, squadra sempre più allo sbando. Solo 3-3, per di più in rimonta, contro il Frosinone, che lo fa scivolare al settimo posto in campionato.
Adesso anche l’Europa League è a serio rischio, l’ultimo treno per salvare la stagione è la Coppa Italia contro una Juventus onnivora, per vincere servirà un’impresa.
Premier League.
Siamo arrivati all’epilogo della favola che tutti gli appassionati di calcio, tifosi e non, volevano si avverasse. Ranieri e i suoi, hanno trasformato in realtà la favola più bella del calcio moderno: vincere la Premier League.
Alle 22, ora di Londra, di Lunedì 2 Maggio, l’arbitro fischia la fine di Tottenham-Chelsea, finita con il risultato di 2-2, il che vuol dire Leicester City campione d’Inghilterra, in virtù del pareggio ottenuto all’Old Trafford contro il Man Utd per 1-1(altra prestazione degna di nota).
Una notizia che fa esplodere di gioia i tifosi delle Foxes (e non solo), per quello che è un traguardo storico; l’ultima squadra a fare un’impresa simile fu il Nottingham Forest nella stagione 1978-79.
Dopo 132 anni di storia, Il ‘’nostro’’ Claudio Ranieri regala il titolo al Leicester, una piccola squadra di provincia, che l’anno scorso era riuscita a salvarsi solamente all’ultima giornata di campionato.
Quello che ha compiuto il Leicester City è una rivincita per tutti, nei confronti di un calcio dominato sempre più dai soldi e dalle lobbying delle grandi squadre. Poi c’è quel qualcosa in più: la riscossa degli svalutati (in generale), degli outsider che nessuno vedeva. In molti ci si può riconoscere, vecchie e giovani volpi. Poi che ora ci mettano la faccia tutti è un altro discorso.
Non è però una rivincita per Claudio Ranieri, come in molti dicono; infatti è uno dei pochi allenatori ad essere riuscito a vincere in tre Paesi (Spagna, Italia, e Inghilterra), è casomai un oscar alla carriera.
Un’impresa che ha fatto il giro del mondo, come i festeggiamenti dei giocatori di ieri sera, (riuniti tutti a casa di Vardy), diventati subito virali tramite i vari social (Facebook, Instagram, Twitter).
Il Leicester ha conquistato tutti, perché ha compiuto qualcosa di magico; ha fatto ricordare come questo sport, è il più bello del mondo, perché può regalare emozioni come queste.
Grazie Ranieri, Grazie Leicester City.