Leonardo Samarelli
La Juve non gioca da Juve, Milan e Roma ne approfittano, Lazio e Atalanta super.
Con i posticipi di lunedì, si è archiviata la 14esima giornata di Serie A, dove non è passata inosservata la caduta della Juve, ma andiamo nel dettaglio dei match.
Crollo Juventus.
Pessima prova della squadra di Allegri, travolta 3-1 da un grande Genoa.
Giovanni Simeone, il ‘’Cholito’’, con una doppietta riapre il campionato che settimana scorsa sembrava ‘’archiviato’’. Destino dei Simeone il gol alla Juve: Diego, il papà (el Cholo, significato: incrocio di razze, meticcio) con la Lazio nel 2000 e ora Giovanni con il Genoa.
Nella Juve si salva solo Buffon, che mette una pezza più volte agli errori della difesa, che non prendeva 3 o più gol dal lontano 2013 (Fiorentina-Juve 4-2).
Il centrocampo e l’attacco sono stati inconcludenti, privi di idee, manca l’estro di Dybala, ma soprattutto non è sembrata una mossa azzeccata lasciare ancora una volta Higuain in panchina. Per Allegri c’è tanto lavoro da fare, visto anche la lunga lista degli infortunati a cui si sono aggiunti Bonucci (lesione alla coscia destra) e Dani Alves (frattura del perone sinistro), entrambi dovranno star fuori almeno 2 mesi. Nota finale: è la terza volta su cinque che i bianconeri perdono dopo una gara di Champions.
Elogi per la squadra di Juric, che dopo la sconfitta nel derby, è riuscita a battere squadre del calibro di Milan e Juve, e con un Simeone così in forma, sarà dura per Pavoletti riprendersi il posto quando tornerà dall’infortunio.
Roma, tre punti col brivido.
La Roma approfitta del passo falso della Juventus, e si porta a –4 dalla capolista, battendo per 3-2 il Pescara. Partita cominciata in discesa con la doppietta di Dzeko nei primi dieci minuti, finita in salita con i delfini che tornano in partita per ben due volte, giocando un gran secondo tempo nonostante il 3-1 di Perotti che sembrava aver chiuso i conti. Gara giocata col cuore dagli uomini di Oddo, che non riescono però a evitare la sesta sconfitta consecutiva. Per la Roma tre punti d’oro, che riaprono il campionato e fanno bene al morale in vista dell’attesissimo derby di domenica pomeriggio. Il Derby e il Referendum costituzionale nello stesso giorno. In città ci si divide per forza: sì o no, Lazio o Roma.
Milan nel segno di Lapadula.
Altra splendida prova del Milan di Montella, che dopo il pareggio amaro nel derby della Scala, si riscatta sconfiggendo 1-4 l’Empoli di Martusciello. Decisivo Lapadula, che alla seconda partita da titolare in campionato, mette a segno la sua prima doppietta in serie A; le altre reti sono di Saponara per l’1-1 momentaneo, Suso e autogol di Costa. Anche i rossoneri si portano a -4 dalla Juve, aspettando il closing dei cinesi, che sembra essere slittato ulteriolmente.
‘’Pazza’’ Inter.
L’Inter si rispecchia nelle note del suo inno, e sconfigge 4-2 la Fiorentina con qualche brivido di troppo. Partenza show di Pioli e i suoi, che in mezz’ora vanno sul 3-0 (Brozovic, Candreva e Icardi); poi esce alla distanza la Fiorentina che trova la rete con il sesto gol in campionato per Kalinic, ma nel massino sforzo viola arriva l’espulsione, a fine primo tempo, di Gonzalo Rodriguez, che lascia i suoi in inferiorità numerica.
Nella ripresa i neroazzurri entrano in campo troppo sereni, sicuri della vittoria, mentre gli uomini di Sousa continuano a macinare bel calcio, dominano il match e trovano il 3-2 di Ilicic. Gol che spaventa tifosi e giocatori in campo, che rischiano il 3-3, ma in contropiede trovano il gol della sicurezza con la terza doppietta consecutiva in casa di Mauro Icardi, che raggiunge Dzeko (a 12 reti) in vetta alla classifica marcatori.
Pioli comunque, ha dato un’idea di gioco alla squadra, che guadagna qualche posizione portandosi al nono posto in classifica, a -4 dal Napoli settimo.
Napoli, altra doccia fredda.
Non riesce a dare continuità al proprio campionato la squadra partenopea, che contro il Sassuolo domina la partita, si porta sull’ 1-0 grazie ad un bel gol di Insigne, ma non chiude il match e a dieci minuti dal termine arriva l’1-1 di Defrel (gran campionato per lui e sei reti).Il palo di Callejon al 94’ dimostra che nel calcio la fortuna conta. Sarri non riesce a trovare la ‘’cura’’ per questo momento, e risente della mancanza della punta centrale, vista l’ennesima prova incolore di Gabbiadini, che comunque avrà un ulteriore chance venerdì sera nel big match contro l’Inter, vista l’assenza per squalifica di Mertens.
Lazio e Atalanta tengono il passo delle grandi.
Come la Roma, anche la Lazio arriva in splendida forma al Derby, complice l’importante vittoria per 0-1 sul campo del Palermo, alla settima sconfitta consecutiva in serie A, stabilendo un nuovo ‘’record’’ in negativo. Partita decisa da un’azione corale (filtrante in area di Felipe Anderson per Basta che crossa basso) culminata con l’inserimento vincente di Milinkovic-Savic, sempre più importante per i biancocelesti, che restano in scia (a -1) di Roma e Milan.
Stesso discorso vale per l’Atalanta, che condivide con la Lazio la quarta posizione a quota 28 punti, grazie alla sesta vittoria consecutiva (eguagliato record di Colantuono) per 0-2 contro il Bologna, quasi mai in partita. Per Gasperini è il nono risultato utile consecutivo, e i paragoni con il Leicester ormai si sprecano, forse il tempo delle favole ancora non è finito.
Il riscatto di Sinisa.
Dopo la brutta esperienza l’anno scorso al Milan, Mihajlovic ha fame di riscatto, e per ora ci sta riuscendo. Insieme a Lazio e Atalanta, un’altra outsider è proprio il Toro, che con la terza partita vinta consecutiva, 2-1 contro il Chievo è sesto in classifica a quota 25. Non è questa volta Belotti a segnare, ma è una doppietta di Iago Falque a risolvere la partita, un altro che come Sinisa, ha voglia di riscatto.
Cagliari e Sampdoria.
Torna a vincere il Cagliari di Rastelli 2-1 contro l’Udinese; bella prova dei rossoblù che in casa sono tutt’altra squadra rispetto che in trasferta.
Si dividono la posta Crotone e Sampdoria con il risultato di 1-1.
Pareggio che tutto sommato va meglio alla Doria che ai pitagorici, passati anche in vantaggio con Falcinelli, ma che perlomeno agguantano il Palermo a quota 6 punti. Contestato il pareggio blucerchiato e non solo per l’incerta posizione di Bruno Fernandes sul tocco deviato di Quagliarella. I ragazzi del Crotone protestano anche per la mancata restituzione del pallone dopo che il portiere Cordaz lo aveva mandato in fallo laterale per favorire la sostituzione dell’infortunato Mesbah. Fair play tradito? Tra i due episodi era però passato troppo tempo. Ha vinto la legge del campo che non prevede i se.
Dopo il campionato. La tragedia del Chapecoense.
Ieri sera in Colombia precipita un aereo: 75 morti (81 a bordo) e tra questi quasi tutti i calciatori della squadra della serie A brasiliana Chapecoense. Avrebbero dovuto giocare mercoledì la finale della Copa Sudamericana contro i colombiani dell’Atletico Nacional. Tra i sei sopravvissuti tre dei calciatori del team brasiliano. Gli avversari del Nacional hanno proposto la vittoria del titolo a tavolino ai loro mancati rivali. Come Superga. La terra gli sia lieve.
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