Leonardo Samarelli
Prima giornata del girone di ritorno: la Juve cade ‘’ancora’’ in trasferta e riapre il campionato, la Roma adesso è più squadra e può credere nello scudetto, Inter Napoli e Lazio ok, per la zona salvezza, quasi condannate Palermo, Crotone e Pescara.
Fiorentina-Juve, un Chiesa ‘’indigesto’’ per Allegri.
A Firenze è la partita dell’anno, massima rivalità tra le due compagini. La Juventus soffre sin dall’inizio il pressing degli avversari, e i continui movimenti senza palla dei centrocampisti e attaccanti, che mandano fuori posizione la difesa bianconera.
Kalinic, nonostante le voci di mercato, gioca una partita praticamente perfetta: sponde, pressing e lotta su ogni pallone, ed è proprio lui a portare in vantaggio la Viola su una verticalizzazione di Bernardeschi, primo tempo di totale dominio per i padroni di casa. Qui gli highlights.
La squadra di Allegri entra nel secondo tempo troppo molle, la Fiorentina continua ad avere il pallino di gioco e il figlio d’arte Federico Chiesa comincia a scatenarsi. Proprio da un suo taglio in area di rigore, scaturisce il raddoppio di Badelj che manda in visibilio il Franchi; un gol casuale visto che il gol del croato era un assist per il compagno. Chiesa sembra sfiorare e non lo fa ma inganna Buffon.
Il secondo gol sveglia i bianconeri, che accorciano subito le distanze con Higuain, e si riversano nella metà campo avversaria, ma la difesa di Sousa regge bene (grande prova di Sanchez) e la partita finisce 2-1 per la Fiorentina.
Quarta sconfitta in trasferta per Allegri e i suoi, tutte contro le big, eccetto Genoa, un dato che comincia a essere preoccupante: rispetto all’anno scorso la difesa non è impenetrabile e manca il palleggio a centrocampo. L’emblema di questo momento è Dybala, inesistente ieri sera, sembra in involuzione.
Sousa, sempre tanto e troppo criticato, regala una vittoria importantissima alla città di Firenze, che adesso vuole risalire in classifica e centrare la zona europa, sperando che Kalinic non parta.
Roma, senza Salah c’è più equilibrio.
Sono questi i dati che emergono dalle ultime partite: solo due gol subiti nelle ultime sei, zero nelle ultime due trasferte, infatti come a Marassi, la squadra di Spalletti esce con la vittoria dal Dacia Stadium di Udine per 0-1, decisivo Nainggolan. Qui gli highlights.
Deludente la prova di Dzeko, rigore tirato alle stelle e tre occasioni da gol fallite malamente, ma una giornata storta può capitare. Adesso la Roma si trova a -1 dalla Juve (che comunque ha una partita in meno), squadra più matura e compatta, atteggiamento da ‘’grande’’, nulla è scontato da qui alla fine.
Inter sempre di rimonta, Gagliardini esordio con lode.
L’Inter parte forte nel anticipo serale del sabato, ma si trova clamorosamente sotto alla fine del primo tempo grazie al gol dell’intramontabile Pellissier.
Nella ripresa comincia l’assedio alla porta di Sorrentino, super in più di un’ occasione, ma che non può nulla sul 1-1 di Icardi: sono 15 i gol dell’argentino in stagione, quota raggiunta per il terzo anno consecutivo, eguagliati due bomber come Ibrahimovic e Vieri, e superato nelle marcature l’eroe del triplete Milito, chapeau per un attaccante tra i migliori al mondo. Qui highlights. Rimonta che si completa con la rete di Perisic e ed Eder, che fissa il punteggio sul 3-1 finale. Quinta vittoria consecutiva per la squadra di Pioli, capace di rigenerare giocatori come Kondogbia, adesso titolare fisso, il sogno Champions continua.
Napoli-Pescara.
Primo tempo sofferto per i partenopei, ingabbiati dalla difesa del Pescara non riescono a trovare la porta. Nella ripresa serve un calcio piazzato per sbloccare il match: colpo di testa vincente di Tonelli, alla seconda rete consecutiva. Da qui è una passeggiata per il Napoli con il raddoppio di Hamsik e la rete di Mertens (un gol ogni 99 minuti); nel finale rigore trasformato da Caprari che fissa il punteggio sul 3-1.
Striscia positiva che continua per Sarri e i suoi, aspettando un passo falso della Roma ma visto l’andamento delle due squadre, lo scontro diretto potrà essere decisivo.
La Lazio supera anche l’esame Atalanta.
All’Olimpico la Lazio è un rullo compressore, va sotto nel punteggio con la quarta rete stagionale di Petagna, riprende la partita allo scadere della prima frazione di gara con il terzo tempo vincente di Milinkovic-Savic, e completa la rimonta con Immobile, che dal dischetto sale a quota 11 stagionali. Qui gli highlights. Prova difficile superata al meglio, contro la Dea di Gasperini vera rivelazione di campionato, ma i biancocelesti non sono da meno, e conservano il quarto posto allungando proprio sui bergamaschi a +5 in classifica.
Finalmente Sassuolo.
Torna al successo il Sassuolo, che ritrova Berardi dall’inizio, e la differenza si vede. Un 4-1 pesante ai danni del Palermo, con doppietta di Matri e reti di Politano e Ragusa, due assist proprio di Berardi, il migliore dei suoi; adesso Corini rischia l’esonero.
Le altre.
Torna a vincere il Bologna per 0-1 sul campo del Crotone, adesso la salvezza per i calabresi è un miraggio, visto anche l’ottimo punto guadagnato dall’Empoli sul campo della Sampdoria per 0-0. Il vantaggio dei ducali sul terz’ultimo posto è di 8 punti, e le ultime tre in classifica, non sembrano in grado di potersi salvare.
Chiudiamo con l’ottima vittoria per 4-1 del Cagliari sul Genoa: migliore in campo Marco Borriello, doppietta per lui, ora i gol in stagione sono nove, 34 anni e non sentirli.
Posticipo Torino-Milan: 2-2 col brivido.
Un tempo per squadra e un pari che non serve a nessuna delle due. Mihajlovic, grande ex, sballotta il Milan nel primo tempo con le reti di Belotti (21’) e Benassi (26’). Ha l’occasione per chiudere dal dischetto ma Ljjajc tira (svogliato) in bocca a Donnarumma. È l’episodio chiave. Il Toro si rimpicciolisce e Montella lancia i suoi che per 20 minuti del secondo tempo giocano da soli. Bertolacci segna (con l’aiuto dell’occhio tecnologico) al 10’ e dopo 5 minuti è Bacca a non sbagliare dal dischetto. Anche per i rossoneri due gol uno dopo l’altro come per il Toro nella prima frazione. Sinisa è furibondo, i suoi riprendono a giocare ma è troppo tardi e rischiano anche alla fine su una ripartenza di Suso. Delusione per i sostenitori granata mentre al Milan il punto, preso così, sembra una mezza vittoria.