Leonardo Samarelli
È il gol più bello della 23ma giornata quello di Juan Cuadrado e proprio nella partita più importante. Forse è il più bello proprio per quello.
Nella giornata del 1-7 del Napoli a Bologna, del 2-6 della Lazio a Pescara e infine dello 2-0 dell’Atalanta contro il Cagliari di bei gol ce ne erano tanti. Quello di Hamsik in tuffo a Bologna, i quattro gol di Parolo a Pescara tutti su inserimenti del centrocampista biancoceleste. Infine il secondo del Papu Gomez contro il Cagliari.
Eppure quello di Cuadrado, decisivo, è frutto di un posizionamento perfetto per raccogliere l’eventuale respinta (Pioli pare si sgolasse invocando la marcatura dell’esterno juventino). Quindi la rincorsa arcuata e la battuta di controbalzo nell’istante giusto. La postura piegata in avanti e la precisione della traiettoria sono perfette. Come già accennato l’importanza della posta in gioco e l’avversario richiedevano una concentrazione costante. Ogni episodio può essere determinante.
Quei tiri di potenza e al volo possono anche finire fuori dallo stadio o ribattuti dal muro difensivo. Però stavolta c’era quel tanto di buona sorte che sempre accompagna il successo di alcuni gesti sportivi. Il pallone passa tra le gambe di Joao Mario, poco più su del ginocchio di Gagliardini, quindi il tocco impercettibile di Handanovic. Il derby d’Italia finisce 1-0 e l’Inter gioca una buona partita. Qui l’azione e a presto col racconto dell’intera giornata, oggi l’ultima partita del turno: Roma-Fiorentina.