Voglia di essere soli.

Leonardo Samarelli

Napoli emozionante, Allegri perde il primato, Roma super, la Lazio vince e diverte.

Dopo sette giornate di campionato abbiamo finalmente una capolista solitaria: il Napoli. La squadra di Sarri, si porta a punteggio pieno dopo la vittoria contro il Cagliari, lasciando la Juve e l’Inter a due punti di distanza.

Napoli perfetto

Bello da vedere, bello da commentare, una squadra che gioca con meccanismi e trame di gioco perfette.

Le sette vittorie consecutive non sono un caso, ma sono frutto di tanto lavoro e sacrificio di allenatore, squadra e società che quest’anno vogliono trasformare il sogno in realtà: vincere lo scudetto (scongiuri dei napoletani va da sé).

Nel lunch-match contro il Cagliari, il Napoli non è mai andato in difficoltà, anzi, dopo quattro minuti già era in vantaggio con la prima rete stagionale di Hamsik; a chiudere il risultato sul 3-0 ci hanno pensato Mertens (dal dischetto) e Koulibaly, portando il Napoli a 21 punti e al primo posto in classifica.

Juve sprecona

Amaro in bocca per Allegri e i suoi: nel posticipo con l’Atalanta la Juve va avanti 2-0 con Bernardeschi (alla prima rete in bianconero) e un ritrovato Higuain, salvo poi farsi riprendere dai gol di Caldara e Cristante.

A dieci dal termine dell’incontro, sul risultato di 2-2, Dybala fallisce un calcio di rigore (dopo consultazione Var) che avrebbe permesso ai bianconeri di rimanere primi in classifica.

Vero è che giocatore nella bolgia dell’Atleti Azzurri d’Italia non è mai facile per nessuno, inoltre il pressing e l’intensità del gioco di Gasperini sono molto efficaci e nonostante ciò, la Juve ha fatto una buona partita, ma serviva un gran prestazione per fare punteggio pieno a Begamo.

Grande prestazione invece dell’Atalanta che sta continuando la strada intrapresa la scorsa stagione, visti anche gli ottimi risultati in Europa League ( 4 punti in due partite con Everton e Lione), l’Europa è un obiettivo raggiungibile anche quest’anno.

Un punto che permette l’Inter di agganciare la Juventus al secondo posto, che dopo la sosta affronterà un’altra partita non semplice: la Lazio di Inzaghi.

La prova del nove

Milan-Roma, partita spartiacque per entrambe: la Roma per dimostrare di saper vincere anche con le grandi, per il Milan di dimostrarsi squadra e poter lottare per un posto in Champions League.

Dopo una partita equilibrata, con occasioni da entrambe le parti, l’ha spuntata la Roma di Di Francesco che nell’ultimo quarto d’ora segna in rapida successione, prima con il solito Dzeko, al settimo gol stagionale, poi con Florenzi, una rete che mette alle spalle definitivamente i due brutti infortuni della scorsa stagione.

Il Milan ha dimostrato ancora una volta una scarsa tenuta difensiva e un gioco ancora troppo macchinoso; la seconda sconfitta consecutiva la fa scivolare al settimo posto, la lotta Champions per ora è rimandata.

Per la Roma grande prova di carattere, una prestazione di squadra che permette ai giallorossi di portarsi al quinto posto in classifica a -1 dalla Lazio (e con una partita da recuperare).

Una vittoria che dà un segnale al campionato: la Roma c’è anche quest’anno.

Inter sempre ok.

Vittoria facile, seppur con qualche brivido, quella dell’Inter contro il Benevento per 1-2 grazie alla doppietta di Brozovic che si candida al posto di trequartista titolare nelle gerarchie di Spalletti.

Fa notizia la seconda rete subita in campionato dai neroazzurri e l’astinenza dal gol di Icardi che non segna su azione dalla seconda giornata (Roma-Inter).

Da notare: il pubblico del Benevento che applaude i suoi a fine gara. Sempre struggente l’applauso agli sconfitti che hanno dato quel che potevano.

Al ritorno dalla sosta ci aspetta un infuocato derby di Milano, dove l’Inter vorrà sicuramente tentare un aggancio al Napoli, impegnato nella super sfida all’Olimpico contro la Roma.

Lazio al top

Contro il Sassuolo, la Lazio soffre la prima mezz’ora, andando sotto nel punteggio con il rigore vincente di Berardi, al primo gol stagionale.

Poi la squadra si accende, illuminata da un Luis Alberto in condizioni strepitose che trova il pari allo scadere del primo tempo con una pennellata su punizione.

Nel secondo tempo non c’è partita, la Lazio vince 6-1 con reti di Immobile, doppio Parolo e ancora Luis Alberto: quarto posto a quota 16 punti e squadra sempre più consapevole dei proprio mezzi.

Fiorentina e Torino

Manca ancora continuità alla squadra di Pioli: dopo esser passata in vantaggio sul campo del Chievo con il gol del ‘’Cholito’’ Simeone, la Fiorentina si fa rimontare dalla doppietta di Castro che fissa il punteggio sul 2-1 finale: anno di transizione.

Giornataccia anche per il Torino, avanti 2-0 fino al 89’ contro il Verona, prima di prendere 2 gol in 5 minuti e perdere Belotti per infortunio.

Un pareggio prezioso che consente alla squadra di Pecchia di superare il Genoa in classifica.

Le altre

Poker dell’Udinese alla Sampdoria che salva la panchina di Del Neri.

Pareggio per 1-1 tra Spal e Crotone mentre il Bologna vince la seconda partita consecutiva per 0-1, questa volta contro il Genoa: ancora decisivo Palacio che sta vivendo una seconda giovinezza.

Liga spagnola

Nel giorno del contestato e ampiamente dibattuto referendum per l’indipendenza della Catalogna il Barcellona (società schierata a favore del referendum-més que un club), gioca a porte chiuse una partita che non avrebbe voluto giocare. Vince in ogni caso 3-0 sul Las Palmas.

Il Calcio tracima nella politica (e viceversa) e non è la prima volta soprattutto in Catalogna e in Spagna.

Link utili

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Gol collection dal sito Sky

Classifica alla settima giornata

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