Serie A, elezioni e l’inverno.

Leonardo Samarelli

Rientrando a casa in una ghiacciata serata romana tre argomenti apparentemente dissimili attraversavano i pensieri: Serie A, elezioni e l’inverno. Il campionato avrà certamente un vincitore nei tepori di maggio, le elezioni politiche sembra proprio di no e l’inverno passerà con le Olimpiadi invernali e qualche medaglia l’abbiamo messa al petto.

Serie A

Napoli e Juventus dopo la settimana di Coppe (una Champions, l’altra Europa League) passano con un solo gol sul Torino (Derby) e sulla Spal. Di misura dopo un pareggio e una sconfitta nelle Coppe. La Juve delusa dal pareggio col Tottenham e il Napoli no nonostante l’1-3 con il Lipsia, anzi quasi liberato di un peso. Questo accade quando si mette piede in Europa: tutti i limiti vengono allo scoperto. e nel caso del Napoli proprio nell’atteggiamento, la squadra ha perso nelle varie coppe tutto quel che poteva perdere e ora in una competizione che dovrebbe puntare a vincere di fatto si autoesclude per puntare al campionato. Se poi non lo vince? Bah.

Classifica serie A alla 25ma giornata 2017/18

A memoria riporto due frasi: “Lo stadio di Torino sembrava un’ immensa tazza di camomilla” scrive Gianni Mura su Repubblica. Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. Sul Napoli:”È una squadra perfetta come un cubo, ma deve rimanere dentro il quadrato, non è altre cose… La diversità della Juve di ieri sono i suoi infortuni improvvisi, Cuadrado, Mandzukic, Dybala, Higuain, Bernardeschi, Matuidi, senza che cambi niente. Non giocava bene prima, non lo fa adesso, continuando però a vincere. Ci sono nella Juve due squadre, nel Napoli una. È una corsa un po’ cieca tra la vernice e il colore, l’industria e l’artigiano. Deciderà un dettaglio, una mosca nei macchinari”. I due sono immaginifici (per questo si apprezzano) ma danno la sostanza della situazione. Mura, ancora sul derby, dice che in porta alla Juventus poteva starci Zoff, tanto non avrebbe preso gol lo stesso. Ovunque sui media e sui social si parla della sconfitta dell’Inter (col Genoa a Genova, 2-0) che sembrava aver ripreso la corsa e il terzo posto e oggi si ritrova al quinto scavalcata dalla Roma e dalla Lazio. L’autogol di Ranocchia (primo dopo 180 presenze in A) dimostra anche che qualcosa gira storto e senza Icardi e Perisic subire gol al 45′ pt è da sempre uno dei momenti peggiori per una squadra. Vecino, Borca Valero e Gagliardini sono involuti e non equilibrano un bel niente a centrocampo. Una nemesi dopo essere stati apprezzati forse troppo quando le cose andavano bene a inizio campionato. La Roma è al terzo posto, continua a segnare Cengiz Ünder, Perotti segna l’altro gol, Allison salva una rete già fatta e Di Francesco pare aver trovato continuità. Da non dimenticare che la squadra era data in crisi fino a tre giornate fa. La Lazio dopo una serie di disastri e sfortune (anche in Europa League sconfitta immeritata con la Staua Bucarest) è quarta a un punto dai concittadini. Vince col Verona con due reti di Immobile (22 reti in 22 partite di A, capocannoniere) dopo possesso campo e 27 occasioni create nel primo tempo. Passa solo nella seconda frazione per un blocco psicologico giustificato dai risultati precedenti. Il Milan di Gattuso affianca la Samp come punti e molti dicono che non si fermerà. Bel gioco, recuperato Biglia, il difensore Calabria in decollo, in crescita Hakan Çalhanoğlu convinzione generale e intensità. Restano ancora tanti punti da recuperare per parlare di Champions. Otto dalla attuale quarta, la Lazio. Lo spazio tra la Champions e L’Europa League, inteso come qualificazione è ancora ampio. Napoli, Juve, poi un solco di 15 punti e c’è la Roma, i laziali a un punto. L’inter la prima qualificata oggi alla seconda competizione europea a 48, poi Samp e Milan a 41. Parlano i numeri e la classifica va letta alla luce dei prossimi impegni, come al solito. Sulle altre notiamo che il Benevento ha cambiato volto alla terza vittoria dopo il mercato di gennaio. Passa sul Crotone 3-2 con le reti di Sandro e Diabaté due dei 10 nuovi acquisti. Il Chievo fa 2-1 sul Cagliari e i marcatori sono Giaccherini e Inglese per i clivensi e Pavoletti. Tre bei nomi, due ex Napoli. L’Atalanta fa 1-1 con la Fiorentina che è sempre alterna e i bergamaschi sono con la testa all’Europa (giovedì il ritorno col Borussia Dortmund). Il Bologna vince 2-1 col Sassuolo e i neroverdi avrebbero potuto pareggiare, intanto sono insolitamente in basso in classifica (23 pt) a 6 dalla Spal terzultima. Bologna tranquillo a 30 punti ma si ha l’impressione che la squadra possa progredire.

Qui la gol collection 25ma giornata dal sito Sky

Elezioni

Passato il periodo delle promesse senza senso agli elettori restano i tre protagonisti della contesa e sembra che nessuno ce la possa fare ad avere una maggioranza per governare. Tutti i media spingono sull’argomento per convenienza reciproca ma il risultato sembra scontato e l’oltre 3o% annunciato di astensioni è plausibile e sarà difficile convincere qualcuno a spostarsi e spostare un risultato che sembra scontato: pareggio. Come altre volte è accaduto il tema della sicurezza prevale e pare che gli italiani vogliano solo stare a casa tranquilli a vedere i giovani (e non solo) dannarsi per un lavoro spesso diventato tanto ingiusto nelle regole da sconfinare nello sfruttamento. Il lavoro e il salario dovrebbero essere il primo problema. Sull’immigrazione e le sue presunte nefaste conseguenze puntano quelli della coalizione di centro destra. Figure come quelle della Meloni col direttore del Museo Egizio di Torino non spostano niente, né episodi come quello angoscioso di Macerata (sparatoria sugli immigrati dopo l’episodio delittuoso della giovane romana uccisa e sezionata). Nel centro sinistra svetta Minniti, ministro agli Interni, con le sue formule che delegano ai libici il controllo dei flussi migratori, ai quali non c’è rimedio o proposta sensati al momento e in Italia e in Europa. Si conferma che anche a sinistra il problema è visto come prioritario e che è dato per scontato che la legge sul Jobs Act, varata dal governo Renzi ha risolto o risolverà tutti i problemi del lavoro e del Paese. Da notare il ministro Carlo Calenda che invece sta facendo bene in diverse circostanze (vedi Ideal Standard) lottando per il rispetto delle regole da parte delle multinazionali e schierandosi con lavoratori e sindacati. Sempre a sinistra Liberi e Uguali e Pd non si piacciono per nulla, questo un ultimo scambio di giudizi.  Il Mov5 stelle a sua volta è sotto attacco (dalle Iene) perché alcuni suoi parlamentari non hanno versato il contributo volontario che restituisce parte degli stipendi percepiti in un fondo per il microcredito gestito dal Min. dell’Economia, ai cittadini per semplificare. Invece di mettere in discussione le incongruenze delle loro proposte attaccarli per aver comunque restituito circa 22 milioni di euro ai cittadini sembra un boomerang e appare evidente che c’è una gara tutti contro tutti per screditare le parti in campo (vedi il caso De Luca in Campania). La formula abusata in alcuni titoli è “Veleni sul voto” e chi più ne ha più ne metta o meglio trovi e in fretta il veleno che le elezioni sono tra pochi giorni. Tutto questo dicevamo non sposterà niente e ci si domanda il senso di un voto che potrebbe essere replicato a breve. Come se Napoli e Juventus si dicessero adesso che tanto vale giocarsi tutto in una partita secca in campo neutro (consiglieremmo in Europa) che tanto a fine campionato inutile arrivarci, tempo sprecato. Gli elettori sembrano testardi e non cambieranno opinione sui propri designati. Un male. Il dubbio però si può solo sanamente evocare nelle discussioni equilibrate (l’aggettivo lo usano anche i cuochi valutando i piatti e i loro ingredienti, non se ne può più di sentirlo). Non se ne vede traccia. Continuiamo a paginate di giornali, analisi degli opinionisti, talk show eterni e quotidiani  e botta e risposta sui social non sempre educate e con la giusta distanza che sarebbe auspicabile. Meglio il campionato anche se pure lì non si scherza e a volte si toglie l’audio per vedere la partita e farsi un’opinione personale e non orientata. Intanto sul Corriere della Sera un’analisi dei programmi dei partiti. e qui dal Sole 24ore gli schieramenti in campo, soprattutto le coalizioni

Lo short track e sotto le tecniche dello sci di fondo dall’archivio di Paolo Samarelli

L’inverno

Quest’anno è freddo e non tutti sono sempre in vacanza e in settimana bianca. L’inverno passerà dicevamo e intanto in Corea del Sud le Olimpiadi invernali sono alla fine. Passeranno come un giro di short track e qualche medaglia è arrivata, non ancora oltre la dozzina come auspicava Malagò (Presidente Coni) ma bene alla fine, che non c’è ancora e qualcosa di più si può fare. Serie A, elezioni politiche col freddo: ricordando i campi innevati degli anni sai ’50 agli ’80, spettatori in eleganti cappotti e campi bianchi il calcio è sempre andato d’accordo con la stagione fredda. Napoli è campione d’inverno e spesso chi è primo al giro di boa è anche campione alla fine. Come le nostre articolazioni suggeriscono è anche tempo di infortuni e quelli di ieri della Juventus forse hanno anche a vedere con il freddo. È anche tempo di riflessioni e quindi di calciomercato che però non è stato avvincente quest’anno. Siamo proiettati sulla primavera che a volte anch’essa è ghiacciata e, come per gli elettori alle elezioni, non sposta niente. Siamo più abituati a votare più avanti, maggio-giugno e stavolta ci sembra un poco strano. Come il mare ha il suo fascinod’inverno così questa tornata elettorale sembra non averne anzi sembra una presa in giro. Le previsioni per il 4 marzo non sono solo politiche ma anche meteorologiche e quindi sul sito meteo dell’Aeronautica Militare  troviamo: 26 Febbraio – 04 Marzo 2018 Nella seconda settimana il blocco anticiclonico si porterà tra le isole britanniche ed il centro-nord Europa con conseguente flusso occidentale instabile in transito dal medio Atlantico verso il bacino del Mediterraneo. In conseguenza di quanto sopra descritto gli apporti pluviometrici saranno ancora sopra norma al centro ed al meridione mentre saranno in linea sulle regioni settentrionali. Temperature più basse al centro-nord ed in media al sud.

Concludiamo con il calcio inglese, Fa cup : il Wigan terza divisione fa fuori il Manchester City di Guardiola, la squadra più forte in Europa, Prima in Premier e candidata alla vittoria Champions. Impresa romantica che ci ricorda che tutto può succedere e simboleggia in sé la speranza. Qui video e articolo da il Post.

 

 

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