Leonardo Samarelli
Può accadere qualcosa di decisivo in quell’ultimo minuto? Ormai tutto e andato e il pareggio sembra già un miracolo. Accade che in un’azione disperata da calcio d’angolo il pallone arrivi con rimbalzo sul piede di Amadou Diawara e la Juventus ha già preso il largo, la questione scudetto appare liquidata. Il ragazzo, classe ’97, prende con calma la mira, è al posto giusto e al momento giusto, davanti un groviglio di maglie azzurre e gialle, piazza la palla a fil di palo trapassando compagni e avversari. Subito dopo finisce la partita, corre, si stende in terra è l’uomo della provvidenza e sulle tribune del San Paolo gioia, lacrime e speranza che si riaccende. Sociologia del Calcio, psicanalisi del campionato, momenti che forse si capiranno davvero solo in futuro.
Dopo un rigore sbagliato da Mertens (Sorrentino, 39 anni, da Cava dei Tirreni, al terzo rigore parato quest’anno) il Chievo era andato in vantaggio col polacco Stepinski dopo una percussione di Giaccherini (un ex) che aveva rubato un pallone ai difensori e concluso l’azione col passaggio smarcante dentro l’area. Contropiede vecchio stile. Un’altro polacco, Milik aveva rimediato all’89’ con un colpo di testa che sembrava consolatorio, Juventus in quel momento “solo” a +6. Infine e last minute la rete di Diawara che strappa un biglietto per la speranza. Lo scontro diretto con i bianconeri del 22 aprile può essere giocato con la rincorsa dell’entusiasmo.
Questo il finale e detto che la Juve aveva vinto 2-4 (tre reti Dybala)nel Sannio, non senza difficoltà, contro il Benevento sabato scorso questo è lo stato delle cose che hanno precedenti proprio nell’ultima settimana.
Settimana scorsa e Coppe europee
Allora la settimana scorsa si sono giocate le partite di recupero della 27ma giornata, quella sospesa in parte per la scomparsa di Davide Astori, uomo e giocatore di calcio. I recuperi hanno ridato sincerità a una classifica travisata dalla mancanza di una gara per molte squadre. Proprio in quella giornata si era fatto in tempo, prima della tragedia, a giocare Lazio-Juve, risolta, guarda un po’, al 93′ da Dybala. Sempre in quel sabato pre elettorale Il Napoli aveva perso in casa, 1-4, con la Roma e aveva concesso lo stacco agli avversari. Tutto il resto, compreso il Derby di Milano, era stato rimandato. Ancora sabato i media davano, forzando il significato, la Juventus a +7 pur sapendo che il Napoli avrebbe giocato 24 ore dopo. Tutto ciò crea uno squilibrio in chi è costretto a rincorrere, così come un campionato che prosegue con partite in più e in meno a vantaggio di alcuni e svantaggio di altri. Oggi a distanza di oltre un mese la classifica e le situazioni sono quelle che sono davvero e il giochino mediatico mostra tutta la sua superficialità. Si leggono e si dicono cose inesatte, né più né meno delle previsioni sulle possibili alleanze per un futuro governo. Nessuno conosce come stanno le cose e si parla continuamente senza cercare di capire o di far capire ai lettori/visori. Sul governo chissà come finirà, sul campionato pure. Si gioca e si discute secondo i fatti e giorno per giorno, almeno sarebbe meglio. Torniamo alla scorsa settimana e riprendiamo il filo. Si è giocato i turno di quarti delle Coppe europee: la Juventus ha perso 0-3 in casa col Real Madrid e abbiamo tutti negli occhi la rovesciata di Cristiano Ronaldo (Ibrahimovic ha da dire qualcosa). La Roma al Bernabeu ha perso 4-1 col Barcellona. Un disastro cifre e gol alla somma. La Roma ha concesso due autogol e un assist involontario (Gonalon) per il quarto gol dei blugrana. Sembrano fuori proprio le due squadre che alla 27ma erano in crescita ma in campionato. La Lazio, che aveva perso alla 27ma nel finale con la Juventus, invece batte 4-2 il Salisburgo, una squadra data per abbordabile certo ma che non perdeva in Europa da anni (dal 2016) e che non aveva perso neanche ai preliminari Champions uscendo con due pareggi ma con differenza reti sfavorevole. Proprio la Lazio fa la mossa del cavallo e ieri ha vinto 2-1 a Udine (per Oddo ottava sconfitta consecutiva) e si ritrova terza ringraziando l’Inter sconfitta 1-0 dal Torino di Mazzarri e di Ljajic e la Roma che perde in casa 0-2 con la Fiorentina che da quando ci ha lasciato il suo Astori ha trovato una forza (morale) che la proietta con decisione in zona Europa League.
Le sconfitte nette di Juve e Roma e la vittoria che lascia speranze alla Lazio per il passaggio del turno in Europa e i recuperi, tutto nella scorsa settimana, di campionato sembra abbiano inciso sugli ultimi eventi, almeno su questa giornata, la 31ma. Domenica c’è il Derby romano e le squadre si affrontano a pari punti (30). Scorsa settimana, ancora: arrivano buste con pallottole nella sede dell’Associazione Italiana Arbitri e il fatto si commenta da solo. “La violenza, l’ultimo rifugio degli incapaci” come diceva Salvator Hardin ,mi sembra, in uno dei libri del ciclo della Fondazione di Isaac Asimov.
Poi c’è il resto della 31ma giornata col Milan che pareggia col Sassuolo a caccia di punti e la lotta retrocessione che vede 7/8 squadre in 8 punti, diciamo dai 33 dell’Udinese ai 25 dell’Hellas, e ci spiace per il Benevento che ha iniziato il vero campionato solo a gennaio dopo la campagna acquisti invernale. Eccola qui sotto:
Si potrebbe fare qualche previsione ma sarebbero parole sprecate e stiamo ai punti: per ora in B Benevento, Hellas Verona e Crotone con la Spal a pari punti (27). Sembra fuori il Genoa (35) che ha pareggiato nel Derby con la Samp (48) sabato. Forse anche il Bologna (35). Poi cìè lo stacco col Torino a 48 punti. In calo l’Atalanta e proprio la Sampdoria a 48 ma pur sempre in competizione per l’Europa League che ora vede qualificate Milan a 52 e Inter a 59. Dietro sprinta la Fiorentina a 50 punti e come si è detto in crescita nella convinzione dei propri mezzi. Buon lavoro di Pioli.
Ultima nota: in Italia il fattore campo non è più una garanzia, vittorie esterne quest’anno al 36% del totale, in Europa si viaggia a quota 28% al massimo. È un segnale di cambiamento? Qui sul Corriere della sera un interessante articolo.
I link utili
Tutti i gol: Gol collection ultima giornata dal sito Sky Sport (ringraziamo)
Bloooog! di Fabrizio Bocca su Rep.it
Aggiornamento Champions League 11/4/2018
La Roma ribalta il risultato col Barcellona (video) e si qualifica alle semifinali con un 3-0 netto e senza discussioni. Catalani irriconoscibili, Dzeko uomo squadra e tutti gli altri su alti livelli. Due soli tiri verso Alisson. Messi in sordina come Suarez. Sembravano fuori i giallorossi e invece la serata si è conclusa col presidente Pallota che ha fatto il bagno nella fontana di Piazza del Popolo. Le nostre previsioni erano sballate come il Barcellona di ieri sera.
Aggiornamento Champions League 12/4/2018
Sull’onda delle rimonte anche la Juventus ne fa tre fuori casa. Non è qualificazione ma si andrebbe ai supplementari. 93′ fatale Benatia tampona Lucas Vazquez e l’arbitro concede il rigore che Cristiano Ronaldo batte contro Szczesny subentrato a Buffon che nel frattempo è stato espulso, , probabilmente alla sua ultima partita in Champions. È il gol che qualifica il Real. Qui il racconto della partita e il seguito incandescente dopo la fine. Dichiarazioni dettate dalla delusione certamente ma il rigore si poteva dare o meno. Benatia alle spalle di Lucas Vazquez infila la gamba sinistra sotto il braccio dello spagnolo e tocca anche il pallone ma prima il tamponamento alle spalle c’è stato. Manca il Var in Champions e si nota. Grande risalto sui media e sui social c’è chi è felice e chi recrimina, non si vede obiettività. Qui su SporMediaset gli Highlights (dopo una pubblicità impegnativa, li abbiamo scelti perché l’hanno trasmessa loro). In ogni caso benissimo la Juventus e dopo la partita di ieri della Roma vs Barcellona la supremazia spagnola sul nostro calcio appare incrinata. Resta la Lazio stasera col Salisburgo in EUL. Se passa domenica un Derby europeo tra due qualificate alle semifinali di Coppe. Riguardo a ciò che avevamo scritto eravamo andati troppo avanti e come accade spesso avevamo sbagliato. Bisognerebbe riguardarsi i giornali e i titoli online dopo le due partite di andata di Roma e Juve e ci faremmo qualche risata. Infine il titolo di questo articolo “Quell’ultimo minuto” scritto lunedì scorso l’avevamo azzeccato.