Anna Veneruso
“Le acciughe fanno il pallone/che sotto c’è l’alalunga /se non butti la rete/non te ne lascia una (Fabrizio De Andrè)”. [Ascoltate qui]
Meravigliose acciughe.
Se c’è un pesce che unisce l’Italia da nord a sud è l’acciuga, che proprio per questo ha molti nomi: che sia sardon, magnana, speronara, anchiò o masculinu, l’alice (come mi piace chiamarla) è presente in tutti i menù tradizionali delle regioni italiane. A cominciare da quelle che non sono bagnate dal mare, come il Piemonte, dove il commercio delle acciughe salate era un modo per vendere il sale senza pagare dazi troppo elevati e dove la bagna càuda, a base di aglio e acciughe, resta ancora oggi uno dei piatti più diffusi e rappresentativi. Per non parlare del garum, una salsa liquida a base di alici fermentate usata nell’antica Roma come condimento per primi piatti e pietanze. La tradizione è arrivata fino a noi con il nome di colatura ed ha in Campania, a Cetara, la sua patria più nobile. Leggi tutto →