Visitato il 23-01-2016 da P&P
La selva
Indirizzo: Via Selva Nera, 9, 58011 Capalbio GR
Telefono:0564 890381
Dai tornanti di Capalbio si scende verso l’Aurelia e il mare, l’indirizzo e il nome sono evocativi.
Venendo da questa direzione il viale fiancheggiato da grandi pini è suggestivo, molto toscano.
Proprio alla fine del viale il parcheggio sterrato della Selva davanti alla costruzione antica che ricorda i casali spagnoli che fronteggiano il mare, numerosi, in questa zona.
Siamo di fronte al Lago di Burano, oasi Wwf, in lontananza la torre di Buranaccio di avvistamento dei saraceni che si trova tra il lago e la spiaggia,
Giacomo Puccini da queste parti andava a caccia soggiornava nelle Torri e componeva la sua musica. Il luogo è isolato e bisogna proprio volerci arrivare.Qua e là poche case rurali, il centro B del tempo della bonifica.
Si entra in una saletta accogliente, c’è un camino in muratura all’interno con una fiamma a combustibile, le altre sale sono più grandi, forse più anonime, ma imbiancate e restaurate da poco con stile minimal.
D’estate ambitissima la terrazza fronte strada e lago. All’esterno su un lato del perimetro un’altra proposta di dehor confortevole e fresca. Esterni e interni frequentati assai dagli, un tempo proverbiali, “vips di Capalbio”. Eh.. gli anni passano per tutti e anche la notorietà.Qui si viene per mangiare pesce ma come in tutti i locali della Maremma è presente un menu di terra che sia pure non esteso, coglie i punti cardinali: pappardelle al cinghiale, carni locali, tagliata e cinghiale anche come secondo.
Noi andiamo sul pesce: antipasti creativi, qualche fuori menu come carpaccio di baccalà, crudi (non sushi). Ottimi anche i “poveri” crostini di spigola e baccalà e l’insalata di mare calda.
Zuppa di ceci calda col polpo, frittele di calamari in pastella, sauté classici, moscardini al pomodoro o fritti, nel menu terra si nota la piccola parmigiana con ricotta.
Trasversalmente ottimi ingredienti cucinati con cura e qualche tocco di classe toscana come nelle zuppe con legumi e pesce o frutti di mare. Valgono come un secondo piatto.
Primi di pesce: ultimo arrivo in lista i tagliolini fatti in casa alle alici e briciole di mare (un battuto di calamari e mandorle). Tagliolini al ragù di pescatrice (un must della casa), spaghetti al nero di seppia, alle vongole o ai frutti di mare. Un risotto alla spigola, zafferano e bottarga leggermente rosato, spaghetti alla bottarga mantecati al limone, maltagliati vongole e bottarga. Porzioni non scarse ed è forse sui primi e sugli antipasti che alla Selva hanno fatto più ricerca e sperimentato abbinamenti e condimenti, una definizione? Classico, alleggerito con un tocco creativo.
Secondi di pesce: spigola, rombo, orata (anche pesce locale come il San Pietro o la pezzonia) al forno, al sale, in guazzetto, alla griglia. Qualità elevata a 70 euro/kg.
Mai delusioni sulla freschezza in tante visite. Buone le patate al forno e “non cittadina” la verdura ripassata o all’agro. Specialmente la cicoria di campo, amara il giusto.
Dolci: Il migliore per noi il gelato al vin santo con mini cantucci (biscotti locali) affogati nella crema gelato.
Molte proposte calde e al cucchiaio come la torta pere e cioccolato ed il millefoglie. In complesso difficile non trovare un finale di proprio gradimento.
Carta dei vini non amplissima ma mirata.
Servizio: affollati i sabati e le domeniche d’estate, stesso discorso per i festivi. Bisogna in ogni caso prenotare anche d’inverno per essere certi di trovare posto.
Il personale è numeroso, affabile e affidabile. Il locale è molto frequentato da turisti e indigeni e a volte può capitare qualche battuta d’arresto. Si vedono sempre le stesse persone in sala e in cucina e questo è segno di continuità e di qualità nel servizio e nella fattura dei piatti.
Conto: in due 45-55 euro a persona con una bottiglia tra i 25 e i 30.
Nota
Come in molti ristoranti c’è ormai omogeneità nei prezzi di antipasti, primi e secondi. Nel senso che sono molto ravvicinati tra loro e bisogna anche considerare che un pasto completo non lo fanno più in molti. Antipasto e primo, antipasto e secondo, secondo contorno e dolce, anche dolce o antipasto o contorno divisi in due persone, questo è il ventaglio di richieste che ci sembra diffuso tra le coppie e discorso simile sui tavoli con più commensali.
Conclusione: è un bel viaggio, giusto il conto tarato sul menu pesce, sull’ambiente gradevole e accogliente e sul servizio con personale attento, gentile e non asfissiante. Per il menu terra alla prossima visita.