Higuain. Poi il terremoto.

Leonardo Samarelli

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Sabato sera con Higuain. Non una gran partita ma la posta in gioco era pesante. Domenica mattina. Si aspettano le altre squadre e nel mattino in cui torna l’ora solare c’è davvero un bel sole. Alle 7.41 la scossa che azzera tutto. Una botta da 6.5, la più forte dal 1980, sentita in tutta Italia. La terza scossa dal 24 agosto. L’epicentro stavolta è nella zona di Norcia dove crolla anche la cattedrale di San Benedetto. Paesi distrutti nell’area tra Lazio, Umbria e Marche e quel che resta in gran parte inagibile. Decine di migliaia di  sfollati (stime anche di 100.000) ma nessun morto. Molti erano già in salvo lontano da casa; a quelli se ne aggiungono altri. Anche il Calcio ha manifestato solidarietà e si spera che prosegua e passi ai fatti. Un dolore che oltrepassa i confini del Paese e che rende triste la giornata di Sport. Tuttavia, nelle tende, nei dormitori, lontano da casa, forse qualcuna delle persone colpite ha tratto qualche minuto di distrazione dal campionato. La vita riprende anche in questo modo. Si spera di non ascoltare commenti e di vedere molti atti concreti subito.

La Juve torna grande, la Roma perde terreno, Milan e Lazio: sogni o solide realtà?

Si è chiusa l’undicesima giornata di Serie A; settimana di coppe europee in attesa dell’ultima dì campionato prima della sosta di novembre causa nazionali.

Juventus-Napoli, l’ex Higuain decisivo.

Non poteva perdere in maniera peggiore il Napoli, con gol vittoria proprio di Gonzalo Higuain, al settimo centro in campionato. Nel primo tempo partita nervosa e bloccata, poche emozioni.

Nella ripresa Juve subito avanti grazie al gol di Bonucci su erroraccio di Ghoulam. La risposta del Napoli avviene pochi minuti più tardi: assist perfetto di Insigne (quarto stagionale), per il taglio centrale di Callejon che batte Buffon e gela lo Juventus Stadium.

La partita sembra avviarsi verso il pareggio, ma un sinistro potente e preciso di Higuain lascia Reina sul posto per andarsi a insaccare all’angolino basso: 2-1 il risultato finale. Allegri vince così il suo primo scontro diretto dell’anno, portandosi a + 7 proprio dalla squadra di Sarri, che ha dimostrato, ancora una volta, di diventare ‘’piccola’’ con le grandi.

Roma spreca.

Chance sprecata per la Roma di Spalletti, che nella sua città natale, Empoli non va oltre lo 0-0. Almeno quattro occasioni da gol per i giallorossi, fermati da uno straordinario Skorupski ( la Roma ne detiene ancora il cartellino), che compie delle parate ai limiti della normalità.

La prestazione del portiere polacco, non è comunque un attenuante per gli uomini di Spalletti, che se vogliono contendere il titolo alla Juve, devono vincere queste partite. Se si pensa poi che al Castellani solo Chievo e Crotone non hanno vinto, l’amarezza per non aver conquistato la vittoria cresce ulteriormente, e il distacco dalla Juve aumenta, ora sono 4 i punti di svantaggio.

Il gol su punizione di Bonaventura. Disegno di Paolo Samarelli oggi su Repubblica

Il gol su punizione di Bonaventura. Disegno di Paolo Samarelli oggi su Repubblica

Milan solo di misura.

La punizione ‘’furba’’ di Bonaventura, permette al Milan di vincere 1-0 contro l’ottimo Pescara, autore sempre di belle prestazioni, non gratificate dai punti conquistati, che sono pochi. Anche qui, le occasioni da gol non sono mancate: pali di Niang e Bacca, due salvataggi di Bizzarri e solita parata miracolosa di Donnarumma, che nega il gol pareggio agli abruzzesi, permettendo alla squadra di Montella di tornare in terza posizione.

Inter, la corsa del gambero.

Si perché a parte la vittoria con il Torino, sono quattro le sconfitte subite in cinque partite, numeri che non possono rispecchiare i 100 milioni spesi per il mercato estivo. La squadra di De Boer (tornato nuovamente in bilico), in scena al Marassi contro la Sampdoria, mostra i soliti limiti di gioco: poca aggressività, centrocampo statico, Icardi troppo solo in mezzo all’area e scarsa solidità difensiva.

Giampaolo, che è un maestro della tattica, sfrutta le debolezze dell’Inter, e si porta a casa i tre punti grazie al gol vittoria di Quagliarella.

I punti conquistati da De Boer sono solamente 14 in undici partite (-10 rispetto alla passata stagione), serve un cambio di rotta drastico, che il tecnico olandese non sembra essere in grado di fare. Infatti sembra che A Genova l’olandese possa aver vissuto l’ultima panchina. Ore 10 di oggi: Si parla (senza ufficialità) di sostituti. Favorito Pioli (ex Lazio) poi i nomi di Leonardo, Laurent Blanc e persino Villas Boas. Giovedì l’Inter scende in campo per la decisiva trasferta di Europa League con il Southampton. Chi guiderà i neraoazzurri?

Marcia Lazio.

Continua la serie di risultati utili dei biancocelesti, che non perdono in campionato dalla trasferta contro il Milan (quinta giornata). Dopo il poker contro il Cagliari, arriva la seconda vittoria consecutiva ai danni del Sassuolo per 2-1, grazie alle reti di Lulic e Immobile, al nono gol stagionale, a -1 dal capocannoniere Dzeko. Tre punti fondamentali che consentono alla Lazio di sorpassare il Napoli in classifica, prossimo avversario nell’anticipo serale della 12esima giornata.

Fiorentina più tranquilla.

Vittoria in trasferta al Dall’Ara di Bologna, 0-1 firmato Kalinic su calcio di rigore da lui stesso procurato, che causa anche l’espulsione di Gastaldello. Una partita convincente per la Viola, che riporta serenità nell’ambiente, dopo il passo falso con il Crotone.

Atalanta senza sosta, storica vittoria del Crotone.

Continua il momento magico per la Dea, cinque vittorie e un pareggio nelle ultime sei partite, numeri da scudetto per la squadra di Gasperini, che batte con un sonoro 3-0 il Genoa del suo allievo Juric, troppo altalenante nei risultati.

Arriva finalmente la prima vittoria in Serie A per il Crotone, 2-0 all’Ezio Scida contro un Chievo mai pericoloso. Memorabile il siparietto che precede il rigore del vantaggio: “Tiri tu, no io” alla fine tira e segna Trotta. Il contendente Falcinelli raddoppia (e si consola) nel finale

Secondo risultato utile per Davide Nicola, dopo l’ottimo pareggio ottenuto contro la Fiorentina.

Posticipi.

Udinese-Torino 2-2. Risultato giusto. dopo il vantaggio Toro l’Udinese nel secondo tempo sorpassa. Ljajic rimette le cose a posto. Crescita dei friulani nelle ultime giornate. Delneri sa il fatto suo e ha rimesso in rotta una squadra che sembrava allo sbando. Mihajlovic può puntare alla zona Europa e non ne fa mistero.

Cagliari-Palermo 2-1.  Sardi al settimo posto con doppietta del capitano Dessena e fa piacere dopo il grave infortunio dell’anno passato. De Zerbi rischia il posto e il suo presidente è Zamparini che però potrebbe dare tempo (lo merita) al giovane tecnico. Per i rosanero quarto ko di fila, penultimi. Il Cagliari intanto appaia la Fiorentina in classifica.

Classifica 11ma giornata

Classifica all’11ma giornata

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