Di Paolo Samarelli e redazione
A seguire (due) le impressioni della quinta giornata, turno infrasettimanale. Cerchiamo di dare una continuità a questo titolo “A seguire” e siamo al due (non garantita prosecuzione). Non possiamo che riprendere dal razzismo negli stadi notando che stavolta sembra essere passata liscia la giornata. Tuttavia la questione è solo rinviata. Qui sul il Post un articolo “spiegato” sul perché siamo così distanti dal risolverlo. Intanto l’Inter (1-0 alla Lazio) è a punteggio pieno, il Napoli e la Roma perdono e la Fiorentina finalmente vince e raccoglie quel che le spetta.
A seguire (due). Se tiri tanto e non segni sei votato a perdere
Cominciamo dalla Juventus. Contro un impalpabile Balotelli gioca male e vince lo stesso. Del metodo Sarri non si vede tanto e la differenza la fa la maggiore tecnica dei bianconeri. Unico indizio Pjanic sembra che diventerà il catalizzatore del gioco come l’Hamsik prima maniera nel Napoli. Assente C. Ronaldo, la difesa stenta e l’attacco vive appunto di spunti personali tra Higuain e Dybala. La solita autorete a favore influisce ma non decide. Il Napoli attacca e attacca ma non segna grazie anche a Olsen, portiere ex Roma dato per scarso nella capitale nella scorsa stagione. Le tante occasioni a favore possono consolare però sono un indizio di scarsa lucidità e tutto quello che volete metterci. Spesso inevitabile il ritorno degli avversari e i napoletani subiscono il gol decisivo di Castroal 42′ st, di testa. Ci sta e alla fine non hanno rubato nulla.
Qui su Sky Sport gli highlights della quinta giornata 2019/2020. La classifica, calendario e partite passate e future qui
A seguire (due). Il discorso del Napoli vale anche per la Lazio
Subito il gol di D’ambrosio, di testa su un traversone di Biraghi (disastrosa la marcatura dello spagnolo Jony in quell’azione) i biancocelesti attaccano con una squadra mezzo stravolta dal turnover di Inzaghi. Sono anche efficaci e giocano alla pari con l’Inter e producono quattro palle gol almeno, trovando un Handanovic in forma olimpica. Milinkovic e Luis Alberto non sembrano concentrati e il meglio lo producono Correa e Caicedo con scambi corti e intelligenti a ridosso dell’area interista. Nel secondo tempo Brozovic allarga il campo con passaggi precisi alla distanza, L’inter va vicina al gol due volte ma anche la Lazio che cambia Caicedo (uno dei migliori) con Immobile e Luis Alberto con Leiva. L’andamento del gioco, entra anche Sensi, fa capire che i romani non pareggeranno mai e che semmai l’inter potrebbe fare il due a zero. Detto ciò non convincono le scelte iniziali dell’allenatore laziale e poi non convincono neanche i misteriosi cambi riparatori. Va be’ il turnover ma la squadra tutta si sta ancora chiedendo dove e come ha perso.
Atalanta docet
Poco prima la Roma alle 18 aveva perso in casa con una lussureggiante Atalanta. Le due squadre si fronteggiano alla pari nel primo tempo, anzi i giallorossi sembrano persino meglio. Occasioni con Dzeko e Zaniolo ma soprattutto con Smalling di testa su corner, sbaglia a porta vuota. Nel secondo tempo entra per i bergamaschi Zapata e al quarto tocco sfonda la porta. I romanisti sembrano subire psicologicamente soprattutto in difesa. Juan Jesus (così Matteo Pinci su Repubblica nelle pagelle (4,5) :”bevuto come uno spritz”). e gli altri tranne appunto Smalling sembrano fermi e fermi restano sul raddoppio al 90′ di De Roon. Grande Atalanta e Roma che fa su e giù nelle quotazioni anche dei tifosi.
Vince la Fiorentina, finalmente. e sale a 5 punti e Ribery (vedi puntata 1) gioca ancora bene. Dispiace per Di Francesco che allena la Samp ma i blucerchiati non ci sono proprio. Federico Di Francesco, il figlio, realizza un gran gol per la Spal che dopo l’exploit con la Lazio continua a perdere, stavolta 1-3 in casa col Lecce che, impressione mia, con le pari livello darà soddisfazioni nel Salento. Fabio Liverani sembra ispirato e la squadra gioca bene, Babacar a tratti è imprendibile . Detto del Parma che dopo la sconfitta netta subita dalla Lazio, domenica a Roma, ritrova un minimo di gioco e Gervinho e vince 1-0 col Sassuolo , restano gli 0-0 di Verona e Udinese e del Genoa col Bologna.
Riflessioni
Handanovic, Sepe e Olsen, tre portieri che hanno costruito il risultato delle proprie squadre e dopo il posticipo aggiungiamo anche Sitigu, È stata la loro giornata. Il Cagliari a 9 punti con Napoli e Torino non sembra una meteora.
Posticipo
Torino-Milan 2-1; il Milan forse non meritava di perdere. Anche qui tante occasioni per i rossoneri e tanto spreco. Ritorna il discorso delle numerose palle gol prodotte e un solo gol peraltro su rigore. Poi Belotti concretizza di forza la rimonta e si perde. Stamattina sui social l’hashtag #giampaoloout è di tendenza (anche #Gattuso) e dispiace. Paragoni con Gattuso e scontentezza dei sostenitori nel giorno che si presenta il progetto per il nuovo San Siro. Torino va in alto. tre vittorie e due sconfitte fanno nove punti e prospettive di un campionato con ambizioni per Mazzarri. Il Milan soffre, per ora. Giampaolo sta rischiando di bruciare in fretta la sua permanenza in una squadra con un grande nome e il confronto con l’Inter da primato non aiuta. Lo lascerei lavorare tranquillo ma non sono io a finanziare. Qui si va di corsa e non si può aspettare
Disegni e domande
Prima o poi mettiamo qualche disegno, stiamo preparando dei poster (disegni miei, Paolo Samarelli) che si potranno acquistare. Non siamo pronti ma ci pensiamo, se qualcuno legge ci faccia sapere se l’idea può funzionare e se pensate di essere interessati. Sarebbe anche un sostegno al lavoro sulla testata Sentiero Digitale..
Qui trovate la puntata uno