On the Road sull’Aurelia del “Sorpasso”.

Hotel VulciRistorante / Bar

Indirizzo: Via Aurelia Km. 111 – Cap. 01014 Montalto di Castro (VT)

Tel. +39 0766 89065

Visitato il 25-09-2015 da P&P

On the road.

Questa la caratteristica ambientale del Ristorante dell’Hotel Vulci. Leggendo sui più noti siti di recensioni per molti è un problema; l’Aurelia passa accanto al piazzale- parcheggio con il grande pino, subito prima del bivio per Vulci venendo da Sud. Necropoli, Lucumoni, i misteri etruschi e tutte le suggestioni che volete o non volete.

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Sarà che la prima volta ci siamo arrivati in estate in moto (e ci era sembrata un’oasi dopo 120 km di strada bollente) a noi la collocazione non disturba affatto. Anzi ci piace quel senso di provvisorio lanciato verso altre mete.

Dopo le siepi si entra nel giardino e l’atmosfera è serena. La piccola costruzione dell’albergo, il bar e sulla destra il ristorante. Giardino ricco di piante verdi e fiori sistemati con cura, panchine, gazebo, i tavoli apparecchiati in estate in una atmosfera gradevole e fresca con luci soffuse. Sala interna confortevole da poco rinnovata con discrezione.

Salvatore, il proprietario, è la filosofia del locale, grande attenzione alle primizie di stagione e ai prodotti locali: legumi, carciofi, verdure da abbinare con pesce e carne.

Cucina che risente degli influssi del Lazio e della Toscana (siamo nella Tuscia), non di maniera ma di solida tradizione. Prendiamo letteralmente dal sito web dell’hotel ristorante Vulci le proposte per le varie portate. Poi faremo qualche nostra considerazione.

Dal sito.

Gli antipasti: Polpi di scoglio ad insalata, Pesce spada affumicato con rucola, Filetto di cinghiale.

I primi piatti: Tagliolini alla coda di rospo, Spaghetti ai “polpetielli”, Spaghetti al granchio, Pappardelle al cinghiale, Acquacotta maremmana, Tortelli con ricotta toscana.

I secondi Piatti: Frittura di piccoli moscardini, Rombo al forno con patate e olive, Gallinella o Coccio in guazzetto, Pescatrice all’acquapazza, S.Pietro al vino con verdure di stagione, Tagliata di manzo rucola e grana, Cinghiale alla cacciatora, Fiorentina.

Visto quel che illustra il sito diciamo subito che come nostra abitudine ci andiamo per mangiare il menu di mare. I tagliolini alla coda di rospo sono, vedi la recensione della Selva, il piatto classico del locale. Salvatore, il patron, è stato infatti anni addietro proprietario della Selva e ha lasciato a quest’ultima l’imprinting del piatto. Preparato quasi senza differenze. È nei fuori menu che a volte qui si trova il meglio. Nelle stagioni più fredde le minestre con i legumi, orzo e pesce o frutti di mare sono imperdibili. Una sorta di zuppe “contadine” al sapore di mare assai gustose. Così anche i calamari al basilico o ai carciofi nella sezione antipasti. A volte vengono proposti i crudi che hanno sempre una nitidezza antica così come la preparazione dei vari collaudatissimi pesci al forno o in guazzetto. Tra i primi, non citati nel menu del sito, lo spago siciliano alle alici (ben allestito e inaspettato) e alcune paste fresche mantecate con pesce di spina o i tagliolini fatti in casa ai gamberi rosa. Il pesce freschissimo, di ottima qualità è sempre esposto sul carrello, in visione per i clienti.

I classici poi ci sono tutti.

Pasta alle vongole, ai frutti di mare e un risotto alla pescatora sempre uguale per sapidità nel corso delle nostre visite.

Il locale è molto frequentato anche da gente del luogo e non di rado si avvistano politici e personaggi noti in trasferta che si fermano per una sosta “garantita” da Roma verso l’Argentario o più su sul tragitto della mitica Aurelia del “Sorpasso”. Fermo restando che questo non influenza il nostro giudizio tuttavia è un fatto e lo registriamo per dare l’idea dell’atmosfera, del melting pot del luogo.

Una scena del film il Sorpasso

Una scena del film il Sorpasso

Dolci al cucchiaio caldi e freddi e crostate fatte in casa di ottimo livello. E da citare al finale i distillati di grappa da chiedere a Salvatore come bicchiere della staffa.

Cantina soddisfacente con proposte tosco-laziali e qualche eccellenza con ricarichi nella norma.

Per andarci la cosa migliore è fare una telefonata per prenotare (soprattutto in estate per sedersi in giardino) e chiedere sempre dei fuori menu. Servizio che a volte fatica a reggere l’urto nelle serate estive (stracolme) dei week end ma le defaillances eventuali sono sempre ammesse con gentilezza e non c’è mai capitato di doverci lamentare con chi era in sala. Come detto estate e inverno presentano i due volti del locale che ha in ogni caso per noi il suo genius loci proprio nell’essere sulla strada, al confine tra due regioni e al bivio con la leggenda etrusca di Vulci che è incantata, suggestiva e vicina.

Si sa non si mangia solo con la bocca o gli occhi ma si mangia anche con l’immaginazione e i bei ricordi. Aggiorneremo assaggiando qualcosa del menu di terra.

Prezzi 45-55 con una bottiglia tra 20 e 30 euro.

La ricevuta del ristorante Vulci

La ricevuta del ristorante Vulci

 

http://www.hotelvulci.it/mappa-vulci-montalto-capalbio-ansedonia.asp

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